Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Un requiem per ricordare tutte le vittime della mafia

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Un «Requiem per le vittime della mafia» nel trentesimo anniversar­io delle stragi di Capaci e via D’Amelio. Il Conservato­rio Niccolò Piccinni di Bari propone un concerto che segnò a Palermo il primo anniversar­io degli attentati in cui persero la vita i giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta.

L’evento è stato presentato dalla presidente del Conservato­rio di Bari, Marida Dentamaro, dal direttore Corrado Roselli e dal maestro Emanuele Arciuli, coordinato­re del progetto. Nell’auditorium Nino Rota - gioiello dell’acustica, tra le più grandi sale da concerto del Sud Italia con 719 posti oggi alle 20 l’orchestra sinfonica e il coro del Conservato­rio eseguirann­o il Requiem composto tra gli anni ‘92 e ‘93 del novecento, sull’onda emotiva delle due tragedie che sconvolser­o l’Italia, da sette autori neoromanti­ci, tra i maggiori esponenti del panorama italiano: Lorenzo Ferrero, Carlo Galante, Paolo Arcà, Matteo D’Amico, Giovanni Sollima, Marco Betta, Marco Tutino. L’orchestra sarà diretta da Giovanni Pelliccia e formata per oltre la metà da studenti del Conservato­rio.

Nato da un’idea di Marco Tutino, il «Requiem per le vittime della mafia» fu eseguito per la prima volta il 27 marzo del 1993 nella cattedrale di una Palermo ancora devastata. Fuori da Palermo quella musica non è stata mai più eseguita.

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