Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
L’INSIDIA DOPPIA PER IL SUD
Una nuova distribuzione dei poteri fra Stato e regioni è tema caro soprattutto ad alcune Regioni, per lo più del Nord, e alla Lega. A riguardo è pronto un progetto di legge a firma del ministro Mariastella Gelmini, la stessa che ha spinto l’università italiana in braccio all’aziendalismo competitivo, del tutto estraneo ai suoi compiti formativi e di ricerca. Oggi un nuovo disegno legislativo mira a modificare i rapporti fra Stato e regioni nelle materie cosiddette concorrenti, ovvero non di esclusiva competenza dello Stato. In pratica, le regioni settentrionali aspirano a utilizzare in loco le loro risorse, spezzando il principio di solidarietà fiscale, secondo cui le tasse che pagano i cittadini, dovunque residenti, servono ai bisogni di tutti gli italiani, indipendentemente dal luogo di produzione dei redditi su cui gravano i tributi nazionali.
Al momento, non è chiara la soluzione tecnica per introdurre una nuova suddivisione delle risorse del bilancio nazionale; è invece chiaro che qualsiasi riordino del rapporto Stato-regioni lascerebbe comunque un segno nell’articolo costituzionale che divide le materie di esclusiva competenza dello Stato da quelle concorrenti, minutamente elencate. La questione, quindi, prima di accendere appetiti anche nelle regioni meridionali, va esaminata in tutta la sua importanza, senza sottovalutare gli effetti generali sul nostro sistema fiscale, pensato e scritto all’insegna della solidarietà fra cittadini e istituzioni, compreso l’istituto regionale.