Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
CasaPound, Rossi chiede l’assoluzione
Assoluzione. È la richiesta fatta dalla Procura di Bari nei confronti del 24enne andriese Fabio Siletti attivista di CasaPound, imputato in un processo che si sta celebrando col rito abbreviato per riorganizzazione del disciolto partito fascista e «per aver attuato il metodo squadrista come strumento di partecipazione politica». Si tratta di uno stralcio del processo che inizierà a ottobre nei confronti di altre 18 persone imputate per la presunta aggressione avvenuta a Bari il 21 settembre 2018 ad un gruppo di manifestanti antifascisti dopo un corteo organizzato in seguito alla visita a Bari dell’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini. La sera dell’aggressione Silletti fu identificato dagli agenti della Digos all’interno del circolo Kraken, sede di CasaPound a Bari, dove sarebbe stato organizzato l’assalto. Secondo il procuratore Roberto Rossi (foto), però, la presenza di Silletti in quel luogo non è sufficiente a ritenere che partecipasse alle attività di riorganizzazione del partito fascista. Per questa ragione ha chiesto l’assoluzione «per non aver commesso il fatto». La difesa dell’imputato, l’avvocato Leonardo Iannone, ha invece sollecitato l’assoluzione «perché il fatto non sussiste». Nel processo sono costituiti parte civile Anpi, Rifondazione comunista, Comune di Bari, Regione Puglia e una delle presunte vittime dell’aggressione, Claudio Riccio di Sinistra Italiana. Nell’udienza 16 settembre prossimo ci saranno le repliche e la sentenza.