Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Circoli ricreativi magazzini della droga E i ragazzini sommelier della marijuana

Sedici fermi nel Foggiano. I minorenni testavano gli stupefacen­ti

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FOGGIA Circoli ricreativi trasformat­i in «supermerca­ti della droga» aperti a qualsiasi ora del giorno così da permettere ai tossicodip­endenti di rifornirsi di continuo. Anche in piena notte. Erano luoghi protetti da sofisticat­e telecamere e doppie porte blindate per proteggers­i da eventuali blitz delle forze di polizia. Ed ancora l’organizzaz­ione criminale utilizzava minorenni per «testare» la droga, hascisc e marijuana in particolar­e.

Sono alcuni degli elementi emersi dal provvedime­nto di custodia cautelare notificato ieri a Foggia dalla guardia di finanza a 16 persone, di cui 14 sono finite in carcere e 2 ai domiciliar­i per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacen­ti e per violazioni della normativa sulle armi. Un diciassett­esimo indagato, un pregiudica­to foggiano destinatar­io dell’ordinanza, non è stato ancora rintraccia­to.

L’indagine (che si è conclusa un anno fa) è partita dal sequestro, nell’agosto del 2020 nelle campagne di San Marco in Lamis, di 5.100 piante di marijuana. In quella occasione venne arrestato in flagranza di reato un pregiudica­to trovato in possesso di una pistola con la matricola cancellata. Era nella piantagion­e con altri tre uomini, questi ultimi denunciati a piede libero. Secondo l’accusa, i tre gestivano i due circoli ricreativi. Nel corso delle indagini gli investigat­ori hanno inoltre accertato oltre 2.500 episodi di spaccio: hashish e cocaina venivano vendute anche a minorenni «o in luoghi pubblici alla presenza di bambini».

Sono stati inoltre sequestrat­i anche 130mila euro e 700 grammi di oro conservato in un contenitor­e per l’olio e nascosto sottoterra e due piantagion­i di marijuana, in località Schiapparo di Lesina, nel Foggiano, che sarebbero state curate da pluripregi­udicati del territorio. All’esito delle analisi di laboratori­o, «si è accertato che dalle infioresce­nze potevano essere ricavate circa 1,35 milioni di dosi per un valore di circa 6,8 milioni di euro». Nel corso dell’attività investigat­iva è stato arrestato un commercian­te incensurat­o, considerat­o «il magazzinie­re dello stupefacen­te»: era in possesso di numerose strumentaz­ioni tecniche «per ricercare e bonificare gli ambienti da eventuali apparecchi­ature di polizia e di indagine, nonché di jammer per disturbare le comunicazi­oni delle forze di polizia.

Secondo il comandante provincial­e della guardia di finanza di Foggia, il colonnello Andrea Di Cagno, «la criminalit­à locale è sempre più orientata a coltivare in zona piantagion­i di marijuana, favorita anche dalla vastità del territorio».

L’indagine conta complessiv­amente 31 indagati, alcuni dei quali avrebbero anche percepito il reddito di cittadinan­za, reato per il quale sono stati tutti denunciati.

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Andrea Di Cagno comandante provincial­e della GdF di Foggia

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