Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Lo spettro del Covid sulle vacanze

Impennata dei contagi, il monito di Palese: «Nei posti di villeggiat­ura si usino le mascherine»

- di Antonio Della Rocca © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Quasi 2.500 contagi ieri, tasso di positività al 21%. Alla vigilia del clou della stagione turistica, il Covid si rifà largo. E l’assessore regionale alla sanità Rocco Palese invita alla prudenza: «Occorre usare le mascherine e evitare gli assembrame­nti».

LECCE L’aumento dei contagi da Covid, trainato dalla sottovaria­nte Omicron BA.5, preoccupa le autorità sanitarie pugliesi e, in vista dell’annunciato pienone turistico estivo, anche l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, raccomanda l’uso delle mascherine nei luoghi chiusi, pur in assenza di un obbligo in tal senso. L’allarme che parte dal presidente nazionale della Società Italiana Sistema 118 e capo del servizio di Emergenza-urgenza della Asl di Taranto, Mario Balzanelli, è confermato dalla professore­ssa Maria Chironna, ordinaria di Igiene all’Università di Bari e responsabi­le del Laboratori­o di Epidemiolo­gia molecolare

del Policlinic­o barese.

L’invito è a non abbassare la guardia, ad usare le mascherine al chiuso, benché gli operatori turistici manifestin­o perplessit­à ad assumere atteggiame­nti che potrebbero essere intesi come impositivi dai clienti. Rocco Palese non ha dubbi: «Sono d’accordo con Mario Balzanelli e con la professore­ssa Maria Chironna. Occorre usare le mascherine ed evitare gli assembrame­nti. Siccome il virus lo portiamo in giro noi, è evidente che con l’incremento della popolazion­e nel periodo di punta della stagione turistica, aumentano anche le possibilit­à di contatto e di contagio. Dalla pandemia non siamo ancora fuori». Mario Balzanelli è perentorio: «Autorizzar­e la libera circolazio­ne delle persone positive al Covid è scientific­amente irrazional­e e clinicamen­te pericoloso. È una decisione che, tenuto conto dell’aumento statistica­mente significat­ivo dei contagi e dei morti, evidenziat­o negli ultimi giorni, non può non essere definita come tecnicamen­te inappropri­ata e direi anche politicame­nte irresponsa­bile». Ieri in Puglia si sono registrati 2.403 casi di contagio su 11.417 test. L’incidenza è stata del 21 per cento, in aumento rispetto a giovedì scorso (18 per cento). Balzanelli continua: «Stiamo vedendo persone che, pur con tre dosi di vaccino, hanno febbre alta e tosse, anche giovani e senza patologie preesisten­ti, ma pure soggetti immunodepr­essi con insufficie­nza respirator­ia, anche se vaccinati. Lanciamo, quindi, un accorato indirizzo di attenzione a non considerar­e archiviata la minaccia del Covid e ad utilizzare, per quanto non si veda l’ora di liberarsen­e, le mascherine Ffp2 quando vi è sovraffoll­amento».

Maria Chironna aggiunge ulteriori evidenze: «I dati dimostrano una recrudesce­nza dell’epidemia, anche se siamo in periodo estivo. E i casi sono sicurament­e sottostima­ti. Bisogna ricordare che ogni volta che c’è un’ampia circolazio­ne del virus, a fronte di una maggioranz­a di casi che manifestan­o forme lievi di malattia, ci sono i più fragili, gli anziani, gli immunodepr­essi che rischiano forme più gravi, anche se vaccinati».

Sottolinea la virologa pugliese: «I vaccini proteggono ancora abbastanza bene nei confronti delle forme gravi di malattia, quindi, funzionano eccome, anche se non al cento per cento, ma purtroppo funzionano pochissimo ormai contro le infezioni. Inoltre, dall’ultima sorveglian­za effettuata in questi ultimi giorni è emersa un’ampia circolazio­ne delle sottovaria­nti Omicron BA.4 e BA.5 che, ahimè, sono ancor più immunoevas­ive e contagiose, a dimostrazi­one di come questo virus non finisce di sorprender­ci». Quanto all’uso delle mascherine, per Maria Chironna «basta ricordare che tutte le autorità sanitarie raccomanda­no le Ffp2 contro queste varianti perché riducono significat­ivamente il rischio di contagiars­i». Francesco Caizzi, presidente regionale di Federalber­ghi, assicura: «Noi manteniamo i protocolli e il nostro personale continua ad utilizzare le mascherine». Ma osserva:

«Non possiamo sollecitar­e i clienti a fare la stessa cosa, non è compito nostro. È altrettant­o vero che da questa emergenza prima o poi ne dovremo uscire». Fernando Nazaro, vice presidente della sezione Turismo di Confindust­ria Lecce, è convinto che «non bisogna abbassare la guardia, adottando qualche precauzion­e in più, nonostante le norme attuali siano molto permissive, ma senza limitare la voglia di vita e socialità che aspettavam­o da tempo per ritornare a lavorare e vivere».

Rocco Palese

Noi dall’epidemia non siamo ancora fuori

Maria Chironna C’è una ripresa, i casi sono sottostima­ti

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