Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Pd, via alla macchina organizzativa Il congresso previsto in autunno
Boccia riunisce i segretari: a luglio il regolamento per le assise. Si litiga sulle civiche
BARI Il Pd si ritrova, in presenza, quasi in un clima di festa dopo lunghi mesi di diatribe interne. L’occcasione è fornita dall’assemblea dei segretari di circolo, indetta dal commissario per il congresso Francesco Boccia. È l’occasione della ripartenza. Arrivano in tanti: il presidente Michele Emiliano, parlamentari, consiglieri regionali, dirigenti di partito.
Dopo la lunga stasi, soprattutto organizzativa, sembra che il Pd voglia dire di essere pronto a ripartire. Ne ha motivo: i segretari di circolo vengono informati del fatto che Boccia, nei primi giorni di luglio, definirà il regolamento per il congresso in modo che le assise possano essere celebrate tra settembre e ottobre.
La giornata registra una quarantina di interventi, ma la voglia di parlare è considerevole, al punto che non si riesce nemmeno a far intervenire tutti gli iscritti a parlare: l’assemblea proseguirà martedì in modalità on line.
Al centro della discussione, compare spesso il tema delle liste civiche, sponsorizzate da Emiliano quale fattore corroborante del centrosinistra. La presenza del neo sindaco di Bitonto, Francesco Ricci, contribuisce ad accentuare la discussione: ha avuto nella coalizione avversaria anche Con, civica promossa da Emiliano. Ricci dichiara chiuso l’incidente ma Emiliano insiste a ribadire che «il sindaco ha avuto me tra i suoi sostenitori, poi Massimo Cassano e miei amici molto stretti come Procacci, De Santis, Pagano: il sindaco non si può lamentare di nulla». La lista Con, insiste, «è andata da un’altra parte perché alcuni partiti della coalizione di Ricci ne hanno respinto l’apparentamento».
Il punto, però, non è Bitonto. Ma la valutazione complessiva sull’esperienza del «civismo». Il segretario Marco Lacarra lo difende e così la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone. Emiliano è netto: «I segretari dei circoli del Pd sono l'anima della rivoluzione pugliese: sono quei luoghi dove, anche in dialettica con le civiche, hanno costruito questo grande successo». Poi, facendo eco alle dichiarazioni di dirigenti nazionali, aggiunge che «lo sa anche il Pd nazionale: il modello pugliese funziona, è vincente, è inclusivo».
Intervenendo davanti ai segretari di circolo aggiunge un concetto più impegnativo: «Le cose belle in Puglia le ha fatte il Pd con il resto della comunità pugliese, che ha varie forme. Che in questo momento si chiamano liste civiche. Se lanciaste un appello, tramite il tesseramento online, alle liste civiche di tesserarsi con il Pd, io credo che un po' di tessere riuscireste a farle».
Gli replica subito dopo, su Facebook, il senatore Dario Stefàno: «Se i civici sono gli stessi “autorevoli” esponenti del centro-destra che hanno messo la maglietta di nostri alleati solo per raggiungere postazioni di governo, allora io rispondo: no, grazie. Perché nulla hanno a che vedere con le speranze, le aspettative, i sogni che i segretari di circolo ci hanno rappresentato». Si capisce: il tema dominerà a lungo la discussione interna al Pd, soprattutto al congresso. Che potrebbe (dovrebbe) essere il luogo del chiarimento definitivo.
Emiliano
Se si lanciasse un appello ai civici di iscriversi al partito, credo che un po' di tessere si riuscirebbe a farle A Roma lo sanno: il modello pugliese funziona ed è vincente