Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il caso Haggis travolge l’Allora Fest di Lucia del Vecchio
Ostuni, la kermesse si farà. Ma Mesagne e Brindisi rinunciano agli eventi con le star di Hollywood
Dopo l’arresto del premio Oscar per violenza sessuale esplode la bufera sull’incarico dato dalla Film commission
L’arresto di Paul Haggis, il regista premio Oscar ai domiciliari a Ostuni per violenza sessuale nei confronti di una trentenne ragazza inglese, non ferma l’Allora Fest in programma dal 26 giugno ad Ostuni. Ma sia il Comune di Mesagne, che doveva ospitare la serata di gala con la cerimonia di premiazione, che quello di Brindisi hanno deciso di annullare gli eventi in cui era prevista la presenza di molte star di Hollywood. Intanto, anche alla luce delle precedenti denunce per analoghi motivi, è polemica con l’Apulia film commission per l’incarico assegnati di recente ad Haggis.
La prima edizione dell’Allora Fest di Ostuni s’ha da fare. A Ostuni sono già arrivati registi e attori di fama internazionale e lo show deve continuare, come si dice. Seppure a mezzo servizio, con il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli che annulla la cerimonia di premiazione e anche il Comune di Brindisi che rifiuta l’invito di Apulia Film Commission a ospitare gli eventi collaterali della rassegna. Insomma, l’arresto del regista canadese Paul Haggis, ospite e moderatore della manifestazione, da domenica scorsa ai domiciliari in un albergo della Città Bianca con l’accusa di aver violentato una donna inglese di 30 anni, non ferma il festival internazionale di cinema, arte e musica, ma sembra svuotarlo.
A confermare la partenza della manifestazione, da domani fino al 26 giugno prossimo, sono gli stessi organizzatori, la direttrice artistica Silvia Bizio e il co-fondatore dell’evento, Giovanni De Blasio che pare abbiano in mente di organizzare una masterclass speciale per parlare della vicenda riguardante il regista premio Oscar. La conferenza stampa ha cambiato location (doveva tenersi ieri a Bari nella sede della presidenza della Regione Puglia, dopo quella organizzata a Roma con il governatore Michele Emiliano), ed è stata rinviata di un giorno: si terrà stamattina alle 10.30 a Palazzo Roma ad Ostuni.
Haggis è accusato di violenza sessuale aggravata e lesioni personali ai danni della donna che avrebbe costretto ad abusi sessuali ripetuti. Il regista, attraverso il suo legale, l’avvocato Michele Laforgia, si dichiara innocente, ma è polemica sulla opportunità di affidare al premio Oscar la firma del cortometraggio per la candidatura della città di Mesagne a Capitale italiana della cultura 2024, nell’ambito del progetto “Umana meraviglia” scelto dall’amministrazione comunale e supportato da Regione Puglia e Fondazione Apulia Film Commission. Haggis è già stato accusato di molestie sessuali e stupro in Usa, dove ha in corso una causa civile. «La vicenda giudiziaria è una cosa – sottolinea l’avvocata Veralisa Massari, coordinatrice di DiEm25 Bari e del movimento femminista – altra è la valutazione etica. Personalmente non conoscevo le vicende che interessano questo regista, ma ritengo che un incarico istituzionale vada affidato con maggiore cognizione di causa che penso sia mancata e sostituita forse da una certa leggerezza. In generale, credo non si possa continuare ad appaltare alla magistratura il giudizio etico-politico che invece spetta a chi riveste ruoli pubblici e ai cittadini».
Il regista è in attesa dell’udienza di convalida davanti al gip al quale i pm Antonio Negro e Livia Orlando, oltre ad evidenziare gravi indizi e il pericolo di fuga, hanno chiesto di disporre l’incidente probatorio per acquisire le dichiarazioni della donna sui fatti riferiti nella denuncia. L’udienza di convalida dovrebbe essere fissata entro giovedì. Dal canto suo il sindaco di Mesagne, Matarelli, spiega che «consideravamo l’invito a ospitare la premiazione del Festival una grande festa e ci siamo preparati a lungo per organizzarla nel migliore dei modi, ma gli eventi giudiziari delle ultime ore hanno ribaltato questa prospettiva convincendoci che in questo momento non ci sia alcuna festa da celebrare». Il primo cittadino di Mesagne, sottolinea come «nel momento in cui si ipotizza che una giovane donna abbia subìto violenza, qualsiasi altra vicenda passa in secondo piano. Riteniamo dunque opportuno conclude Matarrelli - annullare il galà di premiazione in programma a Mesagne, esprimendo solidarietà alla presunta vittima della violenza, auspicando altresì che la giustizia possa fare al più presto piena luce sulla gravissima vicenda giudiziaria che vede coinvolto il regista Paul Haggis». E dopo Mesagne anche il Comune di Brindisi, ieri, ha deciso di non ospitare eventi collaterali della rassegna cinematografica `Allora Fest´.