Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Dal set sul mare al corto il regista legato alla Puglia
Il premio Oscar canadese da diverso tempo è una presenza costante
Èforte il legame tra Paul Haggis, il 70enne regista canadese arrestato per violenza sessuale, e la Puglia. Già nel 2012 il premio Oscar fu stregato da Taranto, dove girò alcune scene di The Third Person. Lo stesso Haggis fu incaricato dalla Film commissione di girare il corto per Mesagne capitale italiana della cultura.
Due Oscar in bacheca, Paul Haggis, regista canadese super premiato ha con la Puglia un rapporto di grande confidenza lavorativa e di affetto reciproco. Ma proprio in Puglia l’artista sta conoscendo forse la più brutta pagina della sua vita. È in stato di fermo con l’accusa di violenza sessuale aggravata e lesioni personali, di cui si proclama completamente innocente, ai danni di una trentenne ragazza inglese.
A Haggis, comunque, la Puglia è sempre piaciuta. Ci viene da molti anni, l’ha attraversata spesso da viaggiatore e non solo per lavoro, ci ha soggiornato e ci ha lavorato ogni volta che il territorio gli ha offerto la scenografia adatta ai suoi film. Nel novembre 2012 Haggis è stato a Taranto per girare alcune scene di “The Third Person”, una storia interpretata da Liam Neeson, Olivia Wilde, James Franco, Adrian Brody. Una vicenda che si dipana da Roma verso il sud d’Italia e Haggis sceglie proprio Taranto come location. Il regista rimase incantato da Taranto, in particolare dalla sua luce e dai vicoli della città vecchia che fecero da sfondo a molta ambientazione del film. Disse di essersi «innamorato di questa città e della sua gente». Addirittura fece sua la problematica ambientale e durante un incontro con la stampa in una pausa delle riprese, manifestò vicinanza nei confronti dei tarantini costretti a vivere l’emergenza Ilva. «È una vergogna – commentò riferendosi ai danni ambientali e alla crisi sociale e occupazionale che queste persone debbano soffrire tanto».
In sostanza nella città dell’ex Ilva c’era stato un paio di settimane ma l’aveva quasi adottata. Dieci anni dopo tornò in Puglia per girare il cortometraggio per la promozione di Mesagne a Capitale della Cultura 2024. Anche in questo caso l’ambientazione fu la parte più antica della città del brindisino. Simonetta Dellomonaco, presidente di Apulia Film Commission, sui social, disse di essere orgogliosa del risultato raggiunto e ringraziò il regista: «Ho chiesto a Paul Haggis, amico geniale, di leggere il progetto di candidatura per Mesagne, invitandolo a raccontarne la poetica e sono rimasta senza fiato quando mi ha detto “I like so much Simonetta! I will do it”». In quest’occasione Sergio Rubini, cittadino onorario di Mesagne, ne interpretò la narrazione camminando nei vicoli e nelle piazze.
Intanto però, nonostante queste testimoniane di affetto, Brindisi e Mesagne prendono oggi le distanze dall’Allora Fest, la rassegna internazionale di cinema, arte e musica che annoverava Paul Haggis tra i partecipanti. Anzi il regista era presente già da molti giorni. I sindaci delle due città l’hanno comunicato agli organizzatori. A Brindisi non ci saranno più eventuali manifestazioni collaterali della kermesse tra sabato e domenica prossimi mentre a Mesagne è stata proprio cancellata la cerimonia della premiazione del festival. Insomma il rapporto tra la Puglia e Haggis s’è bruscamente interrotto nel mondo più traumatico.