Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il «bodyguard» dei vip indagato per evasione fiscale Sequestrati 900 mila euro
Dai successi nel calcio a un’indagine per evasione fiscale che ha portato al sequestro preventivo di beni per un valore di oltre 900 mila euro, eseguito ieri dalla Guardia di Finanza di Bari. Destinatario è il 38enne imprenditore barese Danilo Quarto, da anni presidente di diverse società calcistiche. Ma il nome è noto anche a Milano, dove ha sede la sua azienda di sicurezza e vigilanza (non armata) che
Quarto è riuscito a portare nel giro del mondo dello spettacolo, tanto da guadagnarsi il soprannome di «bodyguard dei vip». La Procura di Bari lo ha però messo sotto indagine per evasione fiscale proprio in quanto titolare della «Sly Service Security». Nel decreto di sequestro preventivo, firmato dal gip Francesco Mattiace, gli si contestano le omesse dichiarazioni Iva e Irpef dal 2015 al 2018, occultando «in tutto o in parte le scritture contabili - si legge - e la documentazione attiva e passiva relativa all’esercizio dell’attività». Le indagini dei finanzieri hanno evidenziato una «spiccata attitudine alla segregazione del patrimonio, mediante l’abile utilizzo dello schermo societario, anche quale strumento per porre al riparo i propri beni personali». Quarto è anche noto per avere sul corpo tatuaggi «discutibili», tra motti nazifascisti come «Sieg Heil», l’aquila con fascio littorio e la scritta «Dux». Nel 2018 patteggiò una pena di 9mila euro per aver picchiato un minorenne durante un concerto ad Avezzano in cui faceva servizio d’ordine. Dopo aver portato la Sly United Bari dalla terza alla prima categoria e una fugace esperienza a Trani, nel 2021-22 è stato presidente dell’Audace Cerignola e lo ha portato in Serie C . A fine stagione ha lasciato la presidenza.