Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Maturità al via con il tema, oltre 38 mila sui banchi I ragazzi scelgono l’attualità
Ieri la prova di Italiano. Sondaggio fra gli studenti baresi «La traccia sul Covid è quella che ci ha rappresentato di più»
BARI Ieri 215 scuole pugliesi hanno dato il via alla prova di maturità. Circa 38 mila sono i candidati che hanno sostenuto l’esame d’italiano, l’entrée di una due giorni importantissima per i ragazzi arrivati alla fine del ciclo scolastico. Pascoli e Verga nell’analisi del testo. Liliana Segre e Gherardo Colombo nel loro trattato «La sola colpa di essere nati» dedicato agli ultimi, la Musicofilia testo di Oliver Sacks e il cambiamento climatico con Giorgio Parisi i temi del testo argomentativo. I rischi della rete e le conseguenze della pandemia per l’attualità. Minimo
❞ quattro ore per sostenere l’esame, massimo sei.
La giornata è cominciata per gli studenti alle 8.30 quando si sono aperte le porte delle aule. Poi l’inizio della prova. «Ci siamo svegliati impauriti, però tutto sommato i professori ci hanno aiutato – racconta Marco Cassano, studente del Liceo Scientifico Scacchi tra i primi a lasciare l’istituto – le tracce erano abbastanza semplici». Cassano spiega la sua di scelta, «ho optato per la traccia sul Covid, penso che lo stato non sia stato in grado di affrontarlo al meglio». Stessa scelta, stessa scuola ma classe diversa per Alessandro Laricchia. Anche lui, coetaneo di Marco Cassano, ha raccontato il suo «first contact» con l’esame. «Ho scelto la traccia che ci ha rappresentato in questi ultimi due anni, quando ho letto Verga sono direttamente andato avanti – racconta Laricchia ridendo – penso sia andata bene. È stata una notte difficile,
Siamo arrivati molto agitati, ma i prof ci hanno tranquillizzati
Sono figlio di questi tempi, ho scelto la tecnologia però questa mattina è andato tutto per il verso giusto. Ci sta un po’ d’ansia».
L’ambiente e Giorgia Parisi sono invece i cardini del testo argomentativo di Elena Paupiah, diplomanda del Flacco.
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È stato un tema in classe di italiano, sul futuro si vedrà «Ha vinto il Nobel nel 2021 per la fisica, nel brano che ci hanno dato il professore si focalizzava sulla priorità che in tutto il mondo dovremmo dare ai cambiamenti climatici. Prima che si alzi la temperatura» ❞
Ho preferito Parisi, perché ha studiato i mutamenti climatici ❞ commenta la ragazza. Poi chiosa, «l’orale è la cosa che mi fa più paura. Tutte le materie insieme sono un problema, poi sono la prima dell’istituto. Non vedrò nessuno prima di me».
Il tema di Musicofilia nel brano di Oliver Sacks è quello che Luca Manfredi del Flacco ha deciso di utilizzare per congedarsi dai cinque anni di scuola. «Sono un grande appassionato di musica – racconta il ragazzo, il quale non nasconde le sue ambizioni per il futuro – vorrei iscrivermi al Dams che da quest’anno apre all’università di Bari». Futuro, a lungo e corto raggio però: «ora devo dire che quello che mi preoccupa di più sono la seconda prova e l’orale. So che li passerò però».
Dal liceo Fermi di Bari Simone De Meo e Giada Balzano raccontano il loro primo giorno di maturità. «È andata bene, pensavo peggio – racconta De Meo – ho seguito la traccia sugli effetti positivi e negativi di internet. Io poi non soffro molto la paura, sono arrivato sereno. L’ansia vera è la seconda prova». Anche Balzano si è orientata verso il mondo delle tecnologie, «mi sono occupata del web, degli aspetti negativi e positivi. Più che un esame di maturità mi è sembrato un compito in classe di italiano. Il verdetto finale è sulla seconda prova, all’orale respiriamo». E a chi le chiede che cosa farà per il futuro la ragazza risponde laconica, «si vedrà».
Ho scelto la traccia sul covid. È il tema degli ultimi due anni