Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Asili nido e scuole da ristrutturare Il Comune chiede al governo 26 milioni
Possibile l’accesso ai fondi del Pnrr. Romano: «È solo una prima pietra»
BARI Ventisei milioni di euro per intervenire su 15 edifici scolastici in tutta la città. È la proposta con cui il Comune di Bari ha chiesto di poter accedere ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Tra gli obiettivi di cui l’amministrazione comunale di Antonio Decaro si sarebbe dovuta occupare nel corso di questo suo secondo mandato c’è sicuramente quello dell’edilizia scolastica. Tema divenuto di grande attualità e a cui negli scorsi mesi l’assessora alle politiche giovanili Paola Romano aveva annunciato delle soluzioni.
L’intervento più ingente è quello previsto per la nuova scuola dell’infanzia ed elementare Anna Frank, su cui grava una spesa di quasi sette milioni di euro. «Questa è la prima pietra per la realizzazione di numerose progettazioni sostenute dal Pnrr – ha dichiarato l’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano - un atto importantissimo non solo perché si tratta di spazi necessari al benessere di tanti bambini, ma anche perché in questo modo rispettiamo i tempi stringenti imposti dal bando».
Romano poi sottolinea il lavoro svolto in questi mesi, «abbiamo approvato nove progetti per l’esecuzione di altrettanti nuovi asili nido che, nonostante non conosciamo ancora le graduatorie definitive ministeriali, probabilmente saranno tutti finanziati in quanto il ministero ha ricevuto poche proposte rispetto ai fondi disponibili».
L’assessora sottolinea come la città sia oggi in ritardo in materia di accoglienza dei più giovani. «Si tratta di interventi fondamentali per la nostra città, dove la domanda di accesso ai nidi è cresciuta notevolmente negli ultimi anni. Gli asili nido – conclude Romano - sono un servizio necessario per garantire ai piccoli un supporto educativo in una fase fondamentale della crescita e, allo stesso tempo, per colmare un gap spesso dovuto alla differenza di condizioni economiche».