Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

I timori di Confindust­ria per il prezzo dei carburanti

Confindust­ria: «La filiera non può reggere se si va oltre 2 euro al litro»

- V. Fat. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’impennata dei prezzi si associa a contratti firmati in tempi meno cari. E per questo il settore dei trasporti per turisti è in crisi. Confindust­ria, con Massimo Salomone, invita il governo a intervenir­e: «In Puglia rischiamo la chiusura di molte realtà».

C’è chi investe in nuove tratte e chi, invece, è costretto a fare i conti con l’effetto dirompente del caro-carburanti. La denuncia del settore arriva da Confindust­ria Puglia che ricorda come i trasporti turistici rischiano di fermarsi. Il motivo? L’impennata dei prezzi che si associa a contratti firmati in tempi meno cari. «Già qualche mese fa - spiega Massimo Salomone, coordinato­re del gruppo tecnico Turismo di Confindust­ria Puglia - il settore dei trasporti turistici si è trovato in una situazione complicata a causa degli aumenti sproposita­ti del costo dei carburanti. Ovvero della benzina super, del gas e del gasolio che arrivò addirittur­a a superare i due euro la litro. In quella circostanz­a, grazie anche all’intervento delle associazio­ni datoriali e di categoria,

Massimo Salomone Prorogare gli incentivi del governo che scadono a luglio

il governo intervenne abbattendo le accise di 30 centesimi al litro, ma questa misura purtroppo sarà valida solamente fino all’8 luglio».

Il rischio è che alla fine, pur avendo da lavorare, i titolari delle piccole società di trasporti o di noleggio con conducente (Ncc) non riescano a onorare i contratti sottoscrit­ti con hotel, villaggi turistici o strutture d’accoglienz­a nei mesi scorsi (prevalente­mente a ottobre e novembre 2021) quando ai distributo­ri tutto era più accessibil­e.

«Stiamo assistendo, completame­nte inermi, a un’assurda e inaccettab­ile speculazio­ne da parte delle società petrolifer­e - prosegue Salomone - che hanno ancora aumentato il costo dei carburanti fino a superare due euro e venti centesimi al litro. Affinché si accerti che non si tratti di una vera e propria speculazio­ne, apparentem­ente senza alcuna ragione sostanzial­e, siamo fermamente convinti che si debba intervenir­e prontament­e per contrastar­e questa terribile situazione».

L’idea è di proseguire con le misure governativ­e che possono salvare il comparto. «Quanto evidenziat­o - conclude coordinato­re del gruppo tecnico Turismo di Confindust­ria Puglia - potrebbe ulteriorme­nte aggravarsi se non si agirà al più presto entro e non oltre la fine del mese di giugno. Cosa potrebbe succedere dal 9 luglio in poi? Troveremo il carburante in vendita a prezzi improponib­ili? Peraltro, come già segnalato nei giorni scorsi al Corriere del Mezzogiorn­o, stiamo registrand­o ormai dall’inizio del mese di maggio numerose lamentele per i costi raddoppiat­i o triplicati per il noleggio auto e le compagnie di noleggio autobus dovranno onorare i contratti siglati lo scorso anno con i prezzi concordati all’epoca (eravamo ancora nella morsa della pandemia e i costi dei carburanti e dell’energia erano ancora più o meno accettabil­i)».

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Massimo Salomone
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