Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Le due Bari», pronti 36 progetti Le periferie saranno meno isolate
Pierucci: «Tutti devono sentirsi parte della città»
L’obiettivo del Comune è nobile: coinvolgere e rilanciare le periferie, far sentire tutti i cittadini baresi a tutti gli effetti. Un progetto di inclusione sociale, il bando «Le due Bari», che ha già ottenuto un piccolo importante successo: sono infatti 34 le proposte risultate idonee per il bando. Il progetto prevede che le proposte presentate abbiano una spesa minima di 50 mila euro, uno sbarramento all’apparenza per le realtà amatoriali.
Ines Pierucci, assessore alla Cultura del Comune di Bari, spiega: «Non è assolutamente un ostacolo. Dal punto di vista ministeriale siamo vincolati a concedere questi soldi a professionisti del settore, poi a loro il ruolo di coinvolgere le realtà più piccole. Si tratta di un modo di poter garantire a chi lavorerà la possibilità di effettuare investimenti e mettere in campo iniziative grosse e consolidate. Allo stesso tempo con questo finanziamento potranno essere pagate le maestranze in maniera adeguata». Poi Ines Pierucci spiega la mission del bando. «Un messaggio, il nome “Le due Bari”, che testimonia la voglia di abbattere le distanze tra centro città e periferia», dice. E poi aggiunge: «Spesso sentiamo che chi abita in alcuni quartieri per svolgere alcune attività dice di “andare a Bari”, vorrei che tutti si sentissero parte della città». L’obiettivo, come detto, è proprio quello di rilanciare il ruolo delle periferie, così come spiegato anche sul sito del Comune dove si parla esplicitamente di «assessorato alle Culture che intende sostenere la realizzazione di attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche della città con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale nelle periferie mediante spettacoli finalizzati all’inclusione culturale e sociale».
Prosegue l’assessore Pierucci: «Tutte queste iniziative si inseriscono nello stesso solco della strategia politico culturale della mia visione, dedita all’unione dei quartieri e quindi all’avvicinamento attraverso la cultura. Non in forma estemporanea ma in maniera continuativa».
Anche l’aspetto economico ha avuto un ruolo determinante. «Mai sono arrivate così tante risorse al Comune di Bari, si parla di oltre un milione di euro solo per questo bando. A questo si uniscono poi altre iniziative, come il lungomare di libri», esclama l’assessore. ».
Proprio il lungomare di libri sarà uno degli eventi a cui il Comune crede tantissimo. In collaborazione con la Regione allestita una enorme biblioteca a cielo aperto. Si tratta della prima manifestazione letteraria che vede Bari protagonista con 20 librai della città metropolitana e 36 editori pugliesi. Il programma prevede 44 incontri con autrici e autori da tutta Italia. «Negli ultimi anni le crisi ambientale e pandemica, a cui si è aggiunta una guerra scoppiata pochi mesi fa nel cuore dell’Europa, ci hanno reso consapevoli della complessità di un mondo che, ormai globalizzato con la fine della Guerra Fredda, sembrava assuefatto alla semplificazione – si legge nella nota di presentazione in questo scenario, il libro è tornato centrale, una bussola per guidarci in tempi difficili. E la lettura il modo migliore per capire il presente e guardare al futuro».
«La mia più grande passione è la lettura – conclude l’assessore alla Cultura, Ines Pierucci – spero che le iniziative siano punti di arrivo e non di partenza. Spero che ci siano progettualità laboratoriali, didattiche, di formazione ed avvicinamento da un punto di vista lavorativo al mondo della cultura in grado di valorizzare questi fondi».