Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
La nautica funziona, ecco il brand Marine
Il progetto è costituito da 21 scali ed è stato presentato al Salone di Dubai e Montecarlo Danese, presidente del distretto: «Noi puntiamo sull’innovazione per lo sviluppo del settore»
«Come Distretto stiamo promuovendo il brand Marine di Puglia, è un network di ventuno porti presenti su una piattaforma informatica che indicano a chi naviga nelle acque territoriali pugliesi dove trova posto per l’ormeggio. Una grande innovazione». Giuseppe Danese, presidente del Distretto Nautico della Regione Puglia, parla con soddisfazione dell’ultimo progetto già in fase operativa che renderà la nostra regione ancor più attrattiva per chi fa diporto e sceglie la Puglia come meta di vacanze per mare. In pratica chiunque stia a bordo di un’imbarcazione e cerca uno spazio in un porto pugliese dove fermarsi non ha da fare altro che digitare Marine di Puglia e trova le disponibilità.
«Il brand – aggiunge Danese - l’abbiamo presentato nel Saloni di Dubai, Montecarlo, Venezia e ha suscitato grande interesse. Ne è a conoscenza la Regione che condivide il progetto». Danese rivela che un’evidente riconferma della Puglia come destinazione nautica, ma mentre l’anno scorso fu quasi un assalto a sorpresa dovuto alle condizioni internazionali che modificarono partenze e arrivi quest’estate si sceglie di fare le vacanze in Puglia. «Non è solo turismo di transito nautico – continua Danese - ma registriamo già un aumento del 15 per cento delle soste per vacanza. Sono in crescita tutti i numeri della filiera con un assoluto consolidamento del mercato e c’è chi in barca fa il giro completo della Puglia da Rodi Garganico a Taranto. Lo prevedevamo perché s’erano create le premesse nei saloni nautici dove l’interesse generale per la nostra regione era manifesto. Per questo le prec’è visioni parlano di un aumento del 35 per cento come media stagionale».
Un’altra novità riguarda un protocollo d’intesa con Federalberghi per attrarre le barche charter che non hanno sufficienti posti letti. Danese lamenta, come capita spesso nel settore del turismo e dell’accoglienza, la mancanza di personale specializzato e non. «È un problema – dice – stiamo mettendo a punto un progetto per la formazione di questa categoria di personale che manca dal manovale generico da impiegare nei porti a quello più specializzato. Il governo regionale ci supporta bene in ogni ambito, dall’internalizzazione alla formazione e al turismo». I numeri attuali della nautica in Puglia dicono che le imprese attive nel settore sono passate da 245 a più di 700 e gli addetti da 1470 a oltre 3000, con un export aumentato da 3.3 milioni a più di 8. I posti barca sono attorno ai diecimila.