Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
L’ex assessore non salda il debito Il Comune ci rimette 713 mila euro
La sentenza della Corte d’Appello di Bari: palazzo di città verserà i soldi
L’ex assessore comunale Bruno Longo non paga il debito con una ditta per dei lavori di spurgo e il tribunale condanna al pagamento il Comune di Foggia. Lo hanno deciso di giudici della Corte di Appello di Bari che, il 14 febbraio scorso hanno condannato il Comune al pagamento di 713mila alla General Costruzione srl. Denaro che avrebbe dovuto pagare Bruno Longo che, nel 2001, quando era assessore ai Lavori Pubblici commissionò alla ditta dei lavori di spurgo nelle palazzine di Borgo Mezzanone, ad una decina di chilometri di Foggia, dove risiedevano diverse famiglie foggiane.
Gli immobili, infatti, erano privi dell’impianto idrico e fomi gnante e quindi era necessario svuotare periodicamente le vasche di decantazione dove confluivano le acque reflue. I lavori di spurgo, trasporto e trattamento dei liquami urbani, erano stati affidati alla fine del 1998 con una convenzione alla General Costruzioni srl. Lavori prorogati con successinon ve delibere fino al 31 dicembre 2000. La ditta, però, ha lavorato anche dal primo gennaio del 2001 al 30 settembre dell’anno successivo. Questi ultilavori erano stati commissionati dall’allora assessore ai Lavori Pubblici Bruno Longo ma senza alcun provvedimento di giunta. Oltre 550mila euro l’importo dei lavori. Debito che non è stato mai pagato dal Comune proprio perché non vi era uno stralcio di un provvedimento che autorizzava quei lavori. Stesso Comune che aveva evidenziato che, quel credito, non poteva neanche rientrare come debito fuori bilancio poiché le palazzine si trovano in una borgata che, territorialmente, fa parte del Comune di Manfredonia.
Cosi la ditta è stata costretta ad adire le vie legali e, nel 2012, il tribunale di Foggia ha ritenuto responsabile del debito Bruno Longo che, però, ha mai pagato. Non riuscendo ad avere quel denaro dall’ex assessore comunale la ditta ha chiamato in causa, in via surrogatoria, il Comune di Foggia. Nel 2015 i giudici foggiani avevano escluso la surrogatoria dell’amministrazione comunale: tesi ribaltata a febbraio scorso dai giudici della Corte di Appello di Bari che hanno invece ritenuto che la «totale impossidenza del Longo rende oltremodo incerto il soddisfacimento dell’ingente credito della società attrice» e che quindi vi è il «fondato pericolo che la società General Costruzioni srl e il fallimento che le è subentrato non possano vedere soddisfatto il credito». Nei giorni scorsi i commissari del Comune di Foggia non hanno potuto far altro che recepire la sentenza dei giudici baresi riconoscendo quel debito che, però, nel frattempo – per gli interessi e le spese processuali - è salito a oltre 700mila euro.