Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
La città dei Sassi e una cucina a tratti geniale
Da qui non si può cogliere direttamente il fascino aspro e verace dei Sassi di Matera, e non si può provare l’intensa suggestione regalata dal loro scenario unico al mondo. Una suggestione che lascia incantati visitatori di ogni provenienza in tutti i periodi dell’anno. Il ristorante Ego di Nicola Popolizio non è infatti affacciato sul meraviglioso panorama che fa da cornice a tante altre attività del settore. Eppure la breve distanza si trasforma paradossalmente in un vantaggio, perché consente alla clientela di concentrarsi senza distrazioni paesaggistiche sulle straordinarie, e a volte geniali, operazioni di cucina dello chef.
E così, in una zona poco lontana dal mitico quartiere, entriamo in un ambiente che presenta lineari e moderni toni d’arredo, con bellissimi tavoli ben distanziati, comode poltroncine, e vezzose nicchie che mettono in mostra promettenti etichette. Ci accoglie la sorridente gentilezza di Anna Maria Zaccaro, compagna di vita e di lavoro di Nicola, e inizia subito a proporci le sue meravigliose operazioni di cucina, nella veste specifica dei cosiddetti amuse bouche. Si tratta di due piccoli capolavori come il bonbon di cioccolato con il fegato, e la polpetta di pane con cime di rape, caciocavallo, alici e cipolla in agrodolce.
Sembrerebbe proprio che la partenza equivalga a una dichiarazione d’intenti. Non a caso l’intera linea gastronomica è divisa in tre categorie: quella dei ricordi, che rappresenta il legame con la tradizione, e quelle dei contrasti e delle sensazioni, che lasciano spazio al piacere della sperimentazione. Categorie talora intrecciate tra loro, come per esempio nell’idea di street food, che si concretizza nella coreografica presentazione della squisita pralina di ragù di moscardini con liquido di parmigiano, sdrammatizzata dalla fresca presenza della gelatina di mela verde. Magari in alternativa ad altre due soluzioni, il cui sorprendente equilibrio è il risultato di un’assoluta padronanza tecnica e di una profonda conoscenza delle potenzialità culinarie dei diversi ingredienti.
Ciò vale tanto per l’ombrina con barbabietola in doppia consistenza e cocco in doppia consistenza; quanto per il robusto risotto al ragù di agnello, che viene ingentilito dall’abbinamento della crema di mela Golden e della cannella. Un attimo prima di gustare l’emozionante parmigiana con salsa di pomodoro e basilico, la bontà della quale rientra nei ricordi d’infanzia di Nicola e resterà a lungo nella nostra memoria. Ottimi la focaccia e il pane preparati con lievito madre. Si spendono 65 euro esclusi i vini.