Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Ai percettori del Reddito i progetti di utilità sociale
Ipercettori del Reddito di cittadinanza a Bari saranno coinvolti in progetti di utilità sociale. Il Comune riapre i termini per depositare i progetti rinominati Puc, ovvero utili alla collettività. La nuova scadenza è fissata per il 31 ottobre. Si tratta di attività organizzate da enti pubblici attraverso cui i percettori del reddito di cittadinanza possono essere impiegati. Secondo la normativa che regolamenta la misura, perché si possa chiedere la partecipazione dei percettori i progetti dovrebbero essere di tipo culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni. Temi che innescano processi di attivazione di coloro che usufruiscono del sussidio e, al tempo stesso, creare occasioni di crescita delle comunità attraverso l’empowerment delle persone coinvolte. Solo a Bari ad oggi si contano 4985 percettori nel 2021, nel 2022 è già stata toccata quota 5070. Di questi dall’inizio delle attività collegate all’occupazione solo 350 sono riuscite a trovare una sistemazione. È evidente che rispetto all’introduzione della misura, devono essere calcolati i 15 mesi di lockdown che ha vissuto il paese. «Ci sono degli elementi essenziali per realizzare i Puc», spiega il vicesindaco di Bari Eugenio Di Sciascio (foto), delegato alle politiche del lavoro. Che conclude: «Devono esserci dei progetti realizzati da enti pubblici o da agenzie che abbiano un elemento pubblico o enti e fondazioni del terzo settore. L’attività deve essere qualcosa che non riguarda impieghi già previsti. Bisogna ovviamente preservare chi il lavoro già ce l’ha».