Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Consulenze alla Film commission Bufera politica, Amati: ora le carte
Zullo (FdI): è il sistema Emiliano. Amati (Pd) vuole le carte
Per Ignazio Zullo, capogruppo di FdI in Consiglio regionale, la nuova bufera sulle consulenze che fa tremare l’Apulia film commission, è «una fotografia del sistema Emiliano». Il presidente della commissione Bilancio, Fabiano Amati (Pd), aspetta invece le carte per capire «come poter andare fino in fondo». Intanto il dg Parente, dopo il nuovo dossier inviato dal presidente Dellomonaco alla Regione, fa sapere che replicherà nelle sedi opportune. Intanto esplode anche il caso della Sanitaservice, dove due ragazze avrebbero ricevuto proposte di sesso in cambio di lavoro.
LECCE È botta e risposta a distanza tra la presidente dell’Apulia Film Commission, Simonetta Dellomonaco, e il direttore generale della stessa agenzia, Antonio Parente, che assicura: «La nostra attività è in pieno svolgimento, tant’è che abbiamo portato a Venezia straordinarie produzioni, mentre ad ogni altra contestazione risponderò nelle sedi opportune».
In questi ultimi giorni il Corriere del Mezzogiorno ha dato conto delle accuse mosse da Simonetta Dellomonaco al direttore generale. Contestazioni poste nero su bianco in un corposo dossier inviato alla Regione Puglia a seguito dei rilievi sollevati dai revisori dei conti. A testimonianza di quanto pesante sia diventata l’aria in Apulia Film Commission vi è il fatto che la presidente si è detta pronta a mettere il suo mandato a disposizione del presidente Emiliano qualora non si proceda alla «sanatoria» delle «gravi criticità e pedisseque inadempienze a carico del direttore generale». Appare, dunque, assai determinata Dellomonaco, che ha denunciato, a suo tempo, Parente per una presunta aggressione fisica subita nel suo ufficio, ma smentita dal direttore.
Nel suo atto di accusa, Dellomonaco fa l’elenco di tutte le attività dell’agenzia rimaste impantanate nella fase esecutiva, malgrado il via libera del cda. Grondano accuse anche le pagine di un report, non ancora recapitato alla Regione, nel quale la presidente sdogana informazioni dettagliate sulle consulenze, appannaggio, nell’arco dell’ultimo decennio, sempre degli stessi professionisti. Tra questi c’è l’avvocato Sabino Persichella, presidente in carica del Cda di Amiu Puglia, la società per azioni che si occupa della gestione dei rifiuti a Bari e a Foggia, il quale, dal 2012 al 2021, ha incassato dalla fondazione 201.274,35 euro per consulenze legali. Persichella, sollecitato a dire la sua sul tema del mancato rispetto del principio di rotazione dei consulenti, sollevato da Dellomonaco, ha preferito non commentare. «Siamo un organismo pubblico – rammenta invece Parente – e quindi non possiamo fare dichiarazioni su argomenti oggetto di verifica da parte degli organi competenti. Posso, invece, rassicurare sul fatto che la nostra attività prosegue come previsto, senza alcuna interruzione». Ma la querelle diventa un caso politico sempre più scottante.
Ignazio Zullo, capogruppo di Fdl alla Regione, commenta: «Questo è il modo di gestire la cosa pubblica da parte del sistema Emiliano. Abbiamo alzato molto l’attenzione sulla sanità, ma sfuggono le problematiche che riguardano le agenzie regionali, in apparenza meno visibili, ma dove questo sistema finalizzato all’accrescimento del consenso e al mantenimento del potere è di casa, perché fa parte della strategia di Emiliano». Il presidente della commissione regionale Bilancio e programmazione, Fabiano Amati, si dice pronto ai necessari approfondimenti in seno all’organismo da lui guidato. «Se le cose riferite hanno fondamento – spiega Amati - mi aspetto di ricevere una nota tecnica dettagliata, senza commenti, sentimenti
o risentimenti, con indicazione puntuale di atti e norme violate, così da metterci nelle condizioni di esperire tutte le iniziative che l’ordinamento ci consente». Solo se arriveranno carte contenenti informazioni dettagliate, Simonetta Dellomonaco e Antonio Parente saranno entrambi convocati in commissione per un contraddittorio. «E se ci saranno i presupposti - assicura Fabiano Amati - andremo fino in fondo».