Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Sacro e profano nella «Festa d’Ognissanti»
Ese il sacro non avesse bisogno di sentirsi tale? Nella poetica del regista della compagnia teatrale molfettese Malalingua, Marco Grossi, i Santi rivendicano il diritto ad essere umani. «Io da qua non mi muovo, oggi non volo per nessuno. È chiaro?» recita, con una zavorra di pietra legata al collo, uno dei protagonisti dello spettacolo La festa d’Ognissanti. La pièce teatrale, vincitrice del festival Teatri del Sacro 2017, scritta e diretta da Grossi, va in scena stasera alle 19 al teatro Kismet di Bari.
«Tutti festeggiamo San Valentino, ma chi conosce realmente la sua storia?» dice il regista. In questa serata interattiva, la compagnia Malalingua si interrogherà, insieme al pubblico, sulle vicissitudini laiche di uomini e donne grandiosi nella loro semplicità.
«Il mio obiettivo è ritrovare la dimensione umana, popolare e concreta della santità attraverso storie di conflitti interiori, di sofferenza e di difficoltà a stare in un mondo in cui non ci si riconosce», spiega Grossi.
Lo spettacolo con ironia e passione si sposta tra le dimensioni sacre e profane. Tutto si svolge in una festa paesana. I personaggi irrompono su un carrozzone addobbato di luminarie, annunciati da un banditore e accompagnati da una fanfara. Come fossero influencer di un’altra epoca, vengono a promuovere sé stessi e a raccontare la loro versione dei fatti.
Il pubblico, inizialmente, sarà chiamato a raccolta per poi raggiungere, secondo le indicazioni di una mappa, diverse postazioni in diversi orari. A cura di Slow Food, ci sarà anche un punto di ristoro di vini e pietanze locali.
Lo spettacolo itinerante, interpretato da Antonella Civale, Marianna de Pinto, Carmen De Sandi, Giuseppe Pascucci, Giuseppe Pestillo, Enzo Toma, William Volpicella, con gli accompagnatori Marcella Bellifemine, Lara de Pasquale, Antonio Filicaia e Rossana Ventura e con scene e luci firmate rispettivamente da Riccardo Mastrapasqua e Claudio de Robertis, vede l’accompagnamento musicale del gruppo bandistico Bassa Musica.
L’ingresso è gratuito.