Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
I profumi fruttati di un vitigno tutto da scoprire
Fonte inesauribile di notizie, L’atlante dei vitigni tradizionali di Puglia edito dalla Regione, è uno di quei libri la cui lettura riserva continue sorprese, anche a chi non è proprio un neofita di questo affascinante mondo. Si scopre così che uno dei sinonimi più antichi del Bombino Bianco è Colatamburro e che prendeva il nome dalla pratica di filtrare il mosto attraverso un tamburo di rame.
È una delle varietà più diffuse in Puglia, in particolar modo nelle aree del nord barese e della Capitanata, che rappresentano la quasi totalità della produzione regionale. In passato, quando la quantità valeva molto di più della qualità, per la sua vigoria produttiva era molto ambito, entrando anche nella composizione ampelografica di molte Doc e di tutte e sei le Igt regionali. Di modesta complessità olfattiva, con profumi prevalentemente erbacei, ha però sempre avuto una sostenuta acidità, rendendolo complementare ad altri vitigni.
Solo recentemente viene vinificato in purezza ed ecco che grazie ad una coltivazione meno massiva e ad una tecnica enologica sempre più raffinata, dal vitigno emergono anche delicati profumi fruttati. Non tradisce questo Bombino Bianco di Casa Primis, proveniente dai vigneti di proprietà nell’agro di Stornarella. Giallo paglierino tenue con riflessi verdolini. Al naso è delicato, con profumi non intensi, ma delicati e piacevoli con richiami di frutta tropicale, pesca bianca e mela verde su fresco fondo vegetale. Al palato evidenzia una media struttura sostenuta da una spalla acida equilibrata e vibrante. In chiusura una lieve sapidità a prolungarne la persistenza. Vino fresco, moderno, da aperitivo e antipasti, meglio se di mare. Come tutti gli altri vini di Casa Primis è prodotto in regime biologico e con un buon rapporto prezzo/qualità, che non guasta.