Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Asl Lecce, dipartimenti azzerati
Tutti i dipartimenti creati dalla passata gestione della Asl di Lecce sono stati azzerati ed i rispettivi direttori sono decaduti dall’incarico, secondo quanto reso noto dall’avvocato Antonio La Scala, coordinatore del Nucleo ispettivo regionale (Nirs) audito dalla seconda commissione in Regione, presieduta da Antonio Tutolo. La Scala era stato incaricato dalla Regione di fare luce su diverse vicende che hanno interessato la Asl leccese nell’arco temporale in cui questa era diretta dal manager Rodolfo Rollo, coinvolto nell’inchiesta giudiziaria ribattezzata «Re Artù». Nelle scorse settimane il Corriere del Mezzogiorno aveva sollevato il caso dell’organizzazione dipartimentale avviata da Rollo, con particolare riguardo alla presunta nomina irregolare dei direttori degli oltre venti dipartimenti. Chiamato in causa, il nuovo direttore generale, Stefano Rossi, aveva annunciato iniziative volte a riportare, se necessario, la situazione nell’alveo delle norme regolamentari. Il regolamento, infatti, prevede che i capi dei dipartimenti debbano essere nominati dal direttore generale che sceglie in una terna di nomi presentata dal Comitato di dipartimento. Tuttavia, malgrado il Comitato non risultasse neppure costituito, i direttori, invece, avevano avuto nomina e relativi appannaggi. Dall’audizione dell’avvocato La Scala è emerso, inoltre, che Sanitaservice Lecce ha dato impulso alle procedure di licenziamento di cinque dipendenti che sarebbero stati assunti in maniera irregolare. Tra questi ci sarebbe anche la nuora di Rodolfo Rollo. Le verifiche del Nirs sarebbero scattate a seguito di una denuncia anonima, ma ricca di dettagli.