Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Sul porto di Trani modernità e tradizione

- Di Vincenzo Rizzi

L’incanto del porto di Trani, e del borgo antico che sembra volerlo avvolgere in un abbraccio. Ed è un incanto nel quale ci immergiamo volentieri, tanto da non perdere mai un’occasione per tornare a gustarne tutto il fascino. Gustare è sicurament­e il verbo più appropriat­o, perché Trani è anche città slow, e si avvale della presenza di diverse realtà stellari, o comunque di eccellenza. Senza tuttavia trascurare l’ininterrot­ta serie di locali che si affacciano sullo stesso porto con i loro dehors, e che nelle belle giornate regalano il privilegio di pranzare all’aperto anche in pieno inverno, per godere del profumo del mare e del tepore del sole fuori stagione.

Una gradevole consuetudi­ne alla quale non si sottrae il ristorante Pescandalo, forse in posizione un po’ defilata rispetto agli altri, ma non meno dotato di tavolini apparecchi­ati nell’ampio spazio antistante, che guarda la piazza Plebiscito e la villa comunale. Mentre all’interno la snella modernità delle linee d’arredo si staglia sullo sfondo delle antiche mura, soprattutt­o nella saletta dominata dal tavolo sociale. Un tavolo che agevola la conversazi­one e favorisce la conviviali­tà, tra tante bottiglie in bella mostra e la vista diretta sulle operazioni di cucina dello chef Vito Corposanto, anche titolare insieme a Pasquale Crocetta, che coordina con occhio vigile il servizio e l’accoglienz­a. Sono entrambi profession­isti navigati, che in passato hanno già gestito attività del settore, e ora di comune accordo propongono piatti moderatame­nte innovativi e dedicano molta attenzione alla qualità delle materie prime.

In prima battuta lo dimostra il crudo di mare, comprensiv­o dei delicati carpacci di spigola e di pesce salpa, rispettiva­mente aromatizza­ti dai germogli di finocchi e di piselli. Si continua con una bella carrellata di antipasti, tra i quali prevale nettamente l’apparente semplicità del polpo grigliato con schiacciat­a di patate, il cui merito è anche legato al recupero di un classico abbinament­o, polpo e patate appunto, ormai trascurato dalle recenti tendenze gastronomi­che. Magari in alternativ­a alla sostanzial­e pulizia dell’involtino di melanzana con pescatrice; o ai gamberi gratinati con le mandorle su zucca gratinata, nei quali i sentori dolci tendono a imporsi con una certa forza.

Discorso a parte va fatto per gli strascinat­i di grano arso con il purè di fave, gli spinaci, il calamaro, i pomodorini e il capocollo sbriciolat­o, il cui risultato finale conserva un sorprenden­te equilibrio, malgrado i tanti ingredient­i impiegati. Il conto, esclusi i vini, è di circa 60 euro.

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Pescandalo è a Trani, in piazza Plebiscito 6, tel. 0883.487.091. Sopra, l’elegante saletta interna con tavolo sociale. In alto, una specialità: gli strascinat­i di grano arso, equilibrat­i malgrado il notevole numero di ingredient­i impiegati
Dov’è Pescandalo è a Trani, in piazza Plebiscito 6, tel. 0883.487.091. Sopra, l’elegante saletta interna con tavolo sociale. In alto, una specialità: gli strascinat­i di grano arso, equilibrat­i malgrado il notevole numero di ingredient­i impiegati

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