Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Pedone si dice tranquillo «Sono avversari politici e da tempo ex familiari»
Commissario Fulvio Pedone, le parentele tra alcuni pubblici amministratori ed i candidati che hanno superato le selezioni per istruttori amministrativi presso l’Ispe stanno creando polemiche.
«Mi fa piacere sapere che in una selezione cui hanno partecipato solo cinque candidati ad aggiudicarsi i primi posti siano stati due parenti di miei detrattori politici. Credo che sia rappresentativo solo della buona salute amministrativa di cui oggi gode l’azienda, dopo lo spoil system che ho dovuto porre in essere».
I rapporti di parentela possono essere, dunque, frutto del caso?
«Per quanto mi riguarda, la parentela con Totaro non so se possa considerarsi tale, perché io sono separato, quindi il vincolo parentale è cessato».
Si parla anche del figlio dell’assessora al Comune di Lizzanello, Adele Ingrosso, risultato primo in graduatoria.
«Probabilmente se si parla di parentela sarà questo il caso. Se qualcuno che, probabilmente non mi vuole bene, strumentalizza la parentela con un mio ex cognato per sollevare sospetti di sorta, ha sbagliato destinatario. Perché, com’è noto, è da tempo ormai che sono cessati sia i rapporti parentali che quelli umani».
Nulla di anomalo dunque?
«Il capitolo Ispe lo possiamo aprire tranquillamente. Sono un libro aperto. Probabilmente proprio coloro che oggi stanno facendo i paladini della legalità avranno parecchio da arrossire. Si adombra la parentopoli per che cosa? Per un contratto a tempo determinato successivo ad un avviso pubblico al quale hanno deciso di partecipare delle persone che, se hanno vinto, sarà stato per meriti».
Il fatto che queste persone siano politicamente distanti da lei dovrebbe, a suo avviso, allontanare qualunque sospetto?
«Sì, stiamo parlando di persone che dal punto di vista politico con me non hanno nulla a che fare nella maniera più assoluta. Anzi, sono miei avversari politici, quindi, non comprendo come io abbia potuto agevolarli. Io sono stato sindaco di Lizzanello e queste persone si sono candidate contro di me. Averli agevolati significherebbe avere fatto loro una cortesia. Una cortesia ai miei avversari non credo sia credibile. Io sono stato lontano da certe dinamiche. Un collegamento di natura politica non c’è».
Il bando predisposto dall’Ispe per l’assunzione di numerosi Oss ha messo in subbuglio i loro colleghi precari in servizio nelle vostre Rsa, i quali ora temono il licenziamento.
«Io sono dalla parte dei lavoratori. Se qualcuno ci dice che possiamo internalizzare gli Oss, noi lo facciamo, ma ora le leggi dello Stato ce lo impediscono».