Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Dietro il fallimento del 2019 «una serie di errori e forzature»
In aula emergono le «anomalie» dei bilanci di Giancaspro
Un inventario praticamente inesistente, 400 mila euro di giacenze di magazzino sparite nel nulla, attività e passività non riportate o riportate scorrettamente, crediti senza giustificazione «vantati» nei confronti del Comune di Bari e anche un contenzioso intentato contro i giocatori che, dopo la mancata iscrizione della squadra in Serie B, avevano abbandonato il ritiro estivo. È quanto emerso ieri in tribunale a Bari dalla deposizione di Elena Torsi, consulente della Procura nel processo per il fallimento della Fc Bari 1908, che vede imputato l’ex presidente della squadra, Cosmo Antonio Giancaspro, e la commercialista foggiana Anna Ilaria Giuliani.
A luglio 2018, dopo quattro anni tra la presidenza di Gianluca Paparesta e quella di Giancaspro, il Bari fallì e, dopo essere stato rilevato dalla famiglia De Laurentiis, fu costretto a ripartire dalla Serie D. Giancaspro risponde di bancarotta fraudolenta documentale e falso in bilancio, Giuliani di falso in attestazioni e relazioni. Per la Procura, avrebbero alterato i bilanci della società provocandone il fallimento dopo la mancata iscrizione al campionato di Serie B per la stagione 2018-19. Nell’ambito dello stesso procedimento era imputato anche l’ex amministratore unico e presidente del cda (da dicembre 2015 a giugno 2016) Gianluca Paparesta, che sarà giudicato con rito abbreviato.
La società fu dichiarata fallita il 14 gennaio 2019. Tra le «anomalie» rilevate da Torsi, anche «un credito di 1,2 milioni nei confronti del Comune di Bari mentre, al contrario, la società aveva un debito con l’amministrazione legato al versamento della Tari». Giancaspro potrebbe rispondere alle domande del pm e del Tribunale nella prossima udienza, fissata per il 27 giugno, mentre a ottobre comincerà l’ascolto dei consulenti e dei testimoni della difesa. Tra i testi citati dall’avvocato di Giancaspro, Felice Petruzzella, anche il sindaco di Bari Antonio Decaro e l’ex capitano Giovanni Loseto.