Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
A 6 anni con l’epilessia a scuola «Ha perduto i sensi dinanzi a noi, ecco come l’abbiamo salvata»
Sfiorato il dramma a Biccari. Il racconto choc della maestra
«Al principio ci siamo spaventate ma, poi abbiamo messo in pratica quello che avevamo imparato nelle lezioni di primo soccorso e cosi siamo riuscite ad aiutare la nostra piccola alunna». A parlare è Annarita Sammarco, una delle maestre della scuola elementare Paolo Roseti di Biccari che hanno salvato una loro alunna, una bambina di sei anni, colpita mentre era in classe da una grave crisi epilettica. La piccola studentessa, Success, una nigeriana che vive a Biccari con la sua famiglia grazie al Sistema Accoglienza Integrazione gestito dalla cooperativa Il Melograno, era in classe con gli altri alunni quando è stata colpita dalla crisi epilettica che le ha fatto perdere conoscenza. Immediatamente si sono attivate alcune maestre e personale della scuola che hanno telefonato al 118.
Avete avuto paura?
«Dopo i primi momenti di panico ci siamo resi conto che la situazione era seria e che dovevamo intervenire tempestivamente. Così mentre alcuni prendevano il defibrillatore, di cui la nostra scuola è dotata, una collega ha iniziato ad effettuare le prime compressioni. Fortunatamente la bambina ha ripreso conoscenza».
Sapevate come agire in questi casi?
«La scuola ha organizzato in passato dei corsi per il defibrillatore a cui hanno partecipato alcune maestre e personale Ata. Può comprendere che una cosa è fare queste manovre sui manichini, altro è intervenire su una persona. Devo dire che quei corsi ci hanno aiutato moltissimo».
Siete state aiutate dalla centrale del 118.
«Quando abbiamo chiamato il 118 la dottoressa - in attesa dell’arrivo dell’ambulanza e poi dell’elisoccorso - ci ha guidato passo passo in tutte le manovre. Per noi è stato un più semplice grazie proprio ai corsi che abbiamo seguito».
Poi cosa avete fatto?
«Ci siamo ricordati che a scuola avevamo un altro alunno che soffriva di epilessia e che di solito porta con sé alcuni medicinali. Così abbiamo chiesto alla dottoressa del 118 se quel medicinale andasse bene e avuto il suo consenso lo abbiamo somministrato alla bambina».
Quando avete saputo che la bambina era fuori pericolo?
«L’elisoccorso ha trasportato la nostra alunna all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. Non le nascondo che eravamo in apprensione per le sue condizioni. Temevamo che quel tempo in cui la bambina ha perso conoscenza potesse causare danni irreversibili. Poi un medico e ci ha detto che la bambina era fuori pericolo, anche grazie a noi. Appena abbiamo saputo questa notizia siamo scoppiati a piangere. Il nostro è stato un intervento importante e un lavoro di squadra. Tutti hanno dato il loro apporto».
Siete riuscite a parlare con i genitori o con la bambina?
«I genitori ci hanno telefonato ringraziandoci per il nostro intervento. Poi ci hanno mandato un video della nostra alunna, è stato emozionante vederla. Ci siamo commosse tutte. Ora non vediamo l’ora che possa tornare a scuola. L’aspettiamo presto».
La paura
Ci siamo resi conto che la situazione era seria e che dovevamo intervenire tempestivamente
Il sollievo Dall’ospedale i genitori ci hanno mandato un suo video, è stato emozionante vederla