Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Lecce-Juve a un passo dal sold out Pasculli: i tifosi faranno la differenza
L’ex punta giallorossa ricorda la vittoria dell’89 contro i bianconeri E profetizza: «I salentini stanno bene e hanno i numeri per salvarsi»
I giallorossi salentini si avvicinano alla partita contro la Juventus, potendo contare sulla spinta del Via del Mare, ormai ad un passo dal «tutto esaurito». L’arrivo delle «big», infatti, come al solito ha scatenato la «caccia al biglietto» da parte dei tifosi, che da giorni sono alla ricerca di uno dei quasi 7.200 tagliandi disponibili (al netto degli abbonati) per assistere al match contro la «Vecchia Signora». Ieri alle 18 ne erano stati venduti 6.000. Quasi tutti i settori sono esauriti, compreso quello ospiti: gli unici posti ancora disponibili – poco più di un migliaio – si trovano in tribuna Est e in tribuna centrale.
Ai giallorossi di Roberto D’Aversa servirà una vera e propria impresa per fermare la corsa dei bianconeri, che vincono da ormai sei partite consecutive (5 in campionato e 1 in Coppa Italia) e giungeranno nel Salento con l’obiettivo di centrare il sesto successo di fila e scavalcare l’Inter in testa alla classifica, almeno momentaneamente perché – eventualmente - lo farebbero con una partita disputata in più: i nerazzurri, infatti, impegnati in Arabia nella Supercoppa italiana, recupereranno la giornata di campionato in seguito.
Mentre i dirigenti Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera sono al lavoro sul fronte mercato sia in entrata che in uscita (ieri Listkowski e Smajlovic sono stati ceduti in prestito al Lecco, in serie B), la squadra prosegue la preparazione della partita, fortunatamente senza intoppi. Stamattina svolgerà un allenamento al «Via del Mare», uno stadio dove finora la Juventus è capitolata appena 3 volte su 18 precedenti in serie A, vincendo ben 11 volte. Il primo (e per questo motivo storico) dei tre successi finora ottenuti contro i bianconeri risale al 9 aprile 1989, quando i salentini – allora allenati da Carletto Mazzone – si imposero col punteggio di 2 a 0 grazie ai gol di Francesco Moriero e Pedro Pablo Pasculli, che prima dell’inizio della gara decisero di scambiarsi il numero di maglia. Il «siparietto» alla fine
portò fortuna ad entrambi ed anche ai giallorossi, che riuscirono così a centrare il bottino pieno e ad imporsi per la prima volta nella storia contro la «Vecchia Signora».
Per l’ex attaccante argentino Pasculli, che al 65’ realizzò su rigore il gol del raddoppio del Lecce, il merito di quella storica vittoria fu soprattutto del pubblico del Via del Mare: «Quel giorno lo stadio era strapieno – ricorda il campio
ne del mondo di Messico ‘86 – la spinta dei tifosi fu determinante, perché ci consentì di dare in campo di più di quelle che erano le nostre possibilità. Di compiere l’impresa. Io e Moriero ci scambiammo la maglia, portò fortuna. Il ricordo più bello di quella gara furono la vittoria che ottenemmo contro la Juventus, una delle squadre più forti del campionato, e la grandissima soddisfazione che regalamper mo a noi stessi e ai nostri tifosi».
Proprio come allora, domenica sera il Via del Mare sarà gremito in ogni suo angolo. E, proprio come allora, per l’ex attaccante del Lecce, Pasculli, la spinta a compiere l’impresa potrebbe arrivare dal pubblico giallorosso: «I tifosi sono l’arma in più della squadra, sono certo che il loro sostegno sarà fondamentale affinché il Lecce ottenga un risultato positivo domenica. Fare punti contro la Juventus è importante, perché contro i bianconeri anche un solo punto vale doppio. Oltre che per muovere la classifica, poi, potrebbe risultare fondamentale anche per la spinta emotiva che può dare alla squadra: il Lecce sta bene, a mio parere ha qualcosa in più delle altre concorrenti alla salvezza, ma il campionato è sempre imprevedibile».
L’avarizia delle punte centrali giallorosse ha sollevato qualche malumore nell’ambiente, ma Pasculli è certo che i gol arriveranno: «Può capitare che un attaccante segni poco, ma non è sempre solo colpa sua. Può anche non essere colpa di nessuno. Quando non segni è normale sentirsi un po’ giù, ma sono sicuro che, prima o poi, Krstovic e Piccoli torneranno al gol. E, chissà, magari proprio contro la Juve».
Gli avanti avari di gol
Può capitare che un attaccante segni poco, ma non è sempre solo colpa sua. Può anche non essere colpa di nessuno. Quando non segni è normale sentirsi giù