Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Così siamo sempre più green»
Anna Grazia Maraschio, assessora regionale all’Ambiente, traccia la linea «Ma il governo non spiega in quali aree si possono installare gli impianti»
Anna Grazia Maraschio, assessore regionale all’Ambiente, qual è la battaglia più difficile per la tutela dell’ambiente?
«Far comprendere che tutelare l’ambiente vuol dire preservare e sviluppare tutti i comparti economici, dal turismo all’agricoltura e così via. Non esiste un reale progresso senza tutela ambientale. Un’economia che non considera assieme il capitale economico e il capitale naturale non è una buona economia. Attualmente i sistemi di formazione, dalla scuola primaria all’università, non prevedono approfondimenti significativi sul ruolo delle risorse naturali, della biodiversità e degli ecosistemi nel garantire il nostro benessere e la nostra stessa sopravvivenza».
La vigilanza ambientale
s’è rivelata un servizio utile?
«La Puglia è tra le regioni che più di altre, in Italia, cerca e quindi scopre e persegue i reati ambientali. Un lavoro importante è svolto dal Nuglia, di Vigilanza Ambientale della Regione che ho voluto riorganizzare e rafforzare, acquistando mezzi e strumenti».
Qual è il bilancio?
«Solo nel 2023 il Nucleo ha elevato sanzioni amministrative pari a circa 150mila euro per violazione alle norme del codice dell’Ambiente. La Pu
inoltre, è stata la prima regione in Italia a uscire dall’infrazione europea sulle discariche abusive. Abbiamo bonificato tutti i 6 siti sotto osservazione».
Il Nucleo h funzionato più come repressione o come educazione?
«Reprimere senza educare è un esercizio vano. E’ al vare glio un programma di educazione ambientale dedicato alle scuole. Lo stesso vogliamo fare sullo spreco alimentare. La Puglia butta ogni anno 250 tonnellate di cibo. Tra le altre cose, stiamo lavorando a una campagna di sensibilizzazione che punta a non colpevolizzare il cittadino ma spingerlo a capire che non sprecacleo è conveniente. Coinvolgeremo la grande distribuzione, la ristorazione, i mercati a km0 e le scuole ma suggeriremo anche ai pugliesi una serie di soluzioni semplici e creative da adottare ogni giorno».
Il cambiamento climatico è un’invenzione?
«Il negazionismo climatico è come il terrapiattismo. Le evidenze del cambiamento climatico sono ormai tali da non ammettere tentennamenti ed è fondamentale stringere un patto per il clima. Abbiamo realizzato una Strategia Regionale di adattamento ai cambiamenti climatici: per la prima volta viene realizzato in Puglia uno studio climatico a scala locale, che dà risposte certe e proposte concrete per adattarsi al fenomeno su scala locale».
Quanta energia produce la Puglia con fonti rinnovabili?
«Circa 100,482.68 GWh. Allo stesso tempo la transizione energetica ha bisogno di essere governata e pianificata, non può essere lasciata nelle mani del mercato. Per la Puglia è vitale il paesaggio e la sua tutela va garantita. Manca ancora, però, da parte del Governo la definizione dei principi e dei criteri per l’individuazione delle aree idonee e non all’installazione di impianti».