Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Non solo pm «A Bari pure i giudici sono pochi»
«Le carenze di organico affliggono pesantemente anche gli uffici giudicanti, civili come penali. Le scoperture, in media del 14-15%, raggiungono in alcuni uffici percentuali anche del 30%, determinando una condizione di grave sofferenza. Bari poi è un ufficio distrettuale e all’incremento di competenze che, anche per effetto di recenti riforme, ha riguardato alcuni settori - si pensi al tribunale delle imprese o alla sezione dell’immigrazione - non è corrisposto un adeguato potenziamento del relativo organico».
La giudice Antonella Cafagna, recentemente nominata presidente della giunta esecutiva dell’Anm di Bari, conferma in questo modo le parole pronunciate lunedì mattina dal procuratore Roberto Rossi, che aveva parlato di «gravi carenze» nell’organico della Procura: «Abbiamo scoperture del 25% che ci permettono a fatica di coprire i turni, fare gli arresti e occuparci dei reati da codice rosso», ha aggiunto Rossi. Un problema evidentemente non solo della Procura, ma anche degli altri uffici giudiziari, anche civili: «Il carico di lavoro per singolo magistrato è comunque, negli uffici baresi, ben al di sopra delle medie nazionali», prosegue Cafagna, giudice dell’ufficio gipgup del Tribunale. Rossi aveva chiesto l’intervento del Csm per migliorare la situazione. Il Consiglio, per la presidente Cafagna, «potrebbe incrementare il numero di posti da pubblicare nei prossimi bollettini dei posti vacanti giudicanti e requirenti, destinando agli uffici di primo grado, anche di Procura, nuove unità».
Quanto alla Procura, i numeri ne raccontano le difficoltà. Secondo l’ultima pianta del ministero, pubblicata nel 2020, gli uffici inquirenti baresi dovrebbero avere - a parte il Procuratore capo - quattro aggiunti e 34 sostituti. Se per i primi il numero è effettivamente quello reale, per i sostituti la situazione è ben diversa: in organico ce ne sono 29 (tra procura ordinaria e Dda), cinque in meno di quanto stabilito. E anche il numero di aggiunti è destinato a diminuire e a rimanere inferiore al dovuto per un periodo abbastanza lungo: Alessio Coccioli, coordinatore del gruppo di pm che si occupa dei reati contro la pubblica amministrazione, è destinato a lasciare presto gli uffici di via Dioguardi per trasferirsi a Matera come procuratore capo. Il suo sostituto, non ancora individuato dal Csm, non si insedierà prima del 2025.