Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
In piazza per manifestare contro il G7 A Brindisi in arrivo cinquemila poliziotti
Il 13 giugno annunciata una protesta in occasione della cena al Castello
Il Tavolo di coordinamento No G7 ha annunciato manifestazioni di protesta per l’evento che si svolgerà a Brindisi e Fasano a giugno. «I rappresentanti del G7 a Brindisi non sono ospiti graditi», hanno tuonato dal comitato che raggruppa, a livello nazionale, associazioni, movimenti, sindacati e cittadini. Ed infatti hanno previsto una prima protesta il 13 giugno a Brindisi, dove quella sera si svolgerà la prima cena dei Capi di Stato nel Castello Svevo, ed una seconda manifestazione il 15 a Fasano nella giornata conclusiva del summit.
«Il diritto costituzionale a manifestare neanche la visita di questi tristi personaggi lo potrà cancellare - hanno scritto in una nota -. Contestiamo fortemente le politiche di questi Paesi che ci stanno portando ad una guerra mondiale ed a una economia di guerra che sta già tagliando risorse alla sanità, ai servizi sociali, al mondo del lavoro ed a molto altro. Hanno già calcolato che solo il riarmo dei paesi del G7 nell’immediato vale 10mila miliardi di dollari. Di fronte a tutto questo non riusciamo a comprendere l’entusiasmo delle amministrazioni locali sulla possibilità di accogliere avvenimenti che in un modo o nell’altro sono portatori di disgrazie per l’intero pianeta». Anche per queste ragioni, pamentazione. rallelamente agli appuntamenti che si svolgeranno a Borgo Egnazia, oltre alla protesta sono stati organizzati appuntamenti di confronto sul disarmo, i cambiamenti climatici e gli ogn nell’ali«Di fronte a tutto questo non riusciamo a comprendere l’entusiasmo delle amministrazioni locali sulla possibilità di accogliere avvenimenti che in un modo o nell’altro sono portatori di disgrazie per l’intero pianeta», hanno concluso i No G7.
Delle possibili proteste si era già parlato durante l’ultima riunione convocata dal questore di Brindisi, Giampietro Lionetti, prevedendo un’interdizione totale alla circolazione di veicoli nell’area tra Torre Canne e i confini a nord di Savelletri. A protezione dell’intera zona dovrebbero arrivare a Brindisi circa 5 mila uomini oltre a quelli dell’apparato militare che avranno il compito di proteggere i capi di Stato ma anche le numerose delegazioni al loro seguito. Nelle ore in cui saranno nel capoluogo, vaste zone della città potrebbero essere interdette anche se l’evento conviviale si svolgerà nel Castello sede della Marina Militare e, dunque, già completamente protetto e presidiato.
Ma i livelli di sicurezza saranno comunque massimi per il rischio anche di attentati terroristici: porto e aeroporto aumenteranno i livelli di attenzione. Per lo scalo portuale è già stata firmata la prima ordinanza che, di fatto, annulla il Trattato di Schengen fin dai giorni precedenti l’appuntamento internazionale. Sarà, insomma, interrotta la libera circolazione per i Paesi dell’Unione Europea, in particolare per Grecia ed Albania. Già dall’1 giugno e fino al 20, le agenzie marittime dovranno rispettare regole più stringenti per i check in e presentare in anticipo le liste dei passeggeri.