Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Job center con interditti­va antimafia La Cisl: «Da un anno senza risposte»

Boccuzzi: «Appalto da 2,1 milioni alla Eco. Città Metropolit­ana assente, Decaro ci spieghi»

- Vito Fatiguso

«Torniamo a chiedere al sindaco metropolit­ano, Antonio Decaro, di chiarire perché l’appalto con l’Eco Società Cooperativ­a Sociale Onlus (sede a Scafati su cui pende un’interditti­va antimafia della Prefettura di Salerno) è ancora attivo. Nel 2022 siglammo, con l’Ente territoria­le stesso, un protocollo di legalità che, a questo punto, vorremmo capire se è carta straccia». È quanto afferma Giuseppe Boccuzzi, segretario generale della Cisl di Bari, in merito alla vicenda del contratto sottoscrit­to per la gestione di alcuni job center del Barese sul modello di Porta futura.

La cooperativ­a che ha vinto la gara è ritenuta vicina al clan dei Casalesi. Tanto vicina che il 18 maggio scorso l’allora prefetto di Salerno, Francesco Russo, informava che «sussistono elementi che fanno ritenere possibili tentativi di infiltrazi­one mafiosa da parte della criminalit­à organizzat­a tendenti a condiziona­rne le scelte e gli indirizzi. Il presente provvedime­nto ha carattere di informazio­ne antimafia interditti­va».

L’affidament­o deciso dalla Città Metropolit­ana riguarda l’orientamen­to occupazion­ale per sette ambiti territoria­li (Altamura, Corato, Modugno Palo del Colle, Santeramo in Colle, Bitetto e Grumo Appula) come stabilito dalla determina dirigenzia­le (numero 4215 del 30 agosto del 2022)

valore di 2,1 milioni. «Due anni fa - chiarisce Boccuzzi firmammo un protocollo legalità e trasparenz­a nella prospettiv­a di gestione degli appalti legati al Pnrr e alla programmaz­ione comunitari­a. Eppure, il primo caso che dovemmo affrontare fu proprio quello della cooperativ­a coinvolta in un’indagine della Dda di Napoli. Chiedemmo un incontro con la Città Metropolit­ana chiedendo come avrebbero gestito questa tematica

che l’appalto non era ancora partito. Cosa ci dissero? Che si sarebbero mossi se fossero arrivate comunicazi­oni da parte della prefettura di Salerno. Lo stesso Decaro scrisse e dopo un anno arrivò il provvedime­nto da Salerno». Cosa successe? «Da quel momento - sostiene ancora Boccuzzi - è calato il silenzio. Nessuno ci ha convocato, ma abbiamo visto tagli di nastri nei Comuni interessat­i». Su un caso analogo c’è un parere

di pre-contenzios­o (numero 159 del 26 marzo 2024) che interessa una gara da 2,5 milioni nel Comune di Aversa. L’Anac ha evidenziat­o come «la stazione appaltante debba conformars­i all’interditti­va antimafia emessa dal Prefetto “annullando in autotutela l’aggiudicaz­ione disposta, per perdita in capo al concorrent­e del requisito dell’assenza di tentativi di infiltrazi­one mafiosa».

A Frattamagg­iore intervieda­l ne la rescission­e del contratto, in Puglia no. «Siamo preoccupat­i - prosegue il segretario generale della Cisl - per questo atteggiame­nto della Città Metropolit­ana. È possibile immaginare che non sia un disvalore un’interditti­va antimafia? Rimane tutto invariato? Quel protocollo è quindi carta straccia».

L’intesa sulla legalità fu siglata il 23 maggio del 2022 con i segretari territoria­li di Cgil, Cisl e Uil. «Anche la Città metropolit­ana di Bari, al pari degli altri enti, nei prossimi mesi sarà destinatar­ia di una serie di risorse derivanti dal Pnrr - commentò Decaro - e dalla nuova programmaz­ione comunitari­a che si appresta a entrare nel vivo di un nuovo ciclo. Per questo, sulla scia anche del protocollo siglato la scorsa settimana con la Guardia di Finanza finalizzat­o ad avviare un monitoragg­io costante sulla gestione delle procedure propedeuti­che alla spesa, abbiamo scelto di siglare un nuovo documento d’intesa con Cgil, Cisl e Uil».

Il sindacato, quindi, si riattiva. «Chiederemo ai sindaci e ai consiglier­i di tutti i Comuni interessat­i - conclude Boccuzzi - se sono a conoscenza del problema. Faremo una lettera a Decaro e al prefetto di Bari. Perché qualcuno ora si deve esprimere in modo chiaro».

Il parere Alcuni Comuni della Campania hanno deciso di rescindere i contratti

Abbiamo segnalato il caso Nessuno ha preso decisioni né ci ha convocato

Due anni fa con il sindaco c’è stata la firma di un protocollo di legalità

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Al servizio dei disoccupat­i I job center hanno anche l’obiettivo di profilare i candidati e proporli alle imprese

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