Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

L’affondo di Ventola: «Ad Azione e grillini chiediamo coerenza»

Il capogruppo di FdI: dicano con chi stanno

- F. Str.

BARI L’obiettivo della mozione di sfiducia contro Michele Emiliano è portare sotto gli occhi dei pugliesi «le bugie, le furbizie e il disastro amministra­tivo» del governator­e. E poi chiamare alla «coerenza» quelli che hanno sollevato critiche, vecchie e nuove, contro Emiliano. È il pensiero di Francesco Ventola, capogruppo FdI.

La vostra mozione di sfiducia ha scarse possibilit­à di passare: occorrono 26 voti e il centrodest­ra non li ha.

«Non abbiamo fatto calcoli. L’obiettivo nostro è fare chiarezza. Noi vogliamo togliere tutti i veli davanti agli occhi della comunità pugliese. Noi vogliamo chiedere ai pugliesi se condividon­o o non condividon­o l’operato di Emiliano». Su che cosa?

«La mozione ne parla diffusamen­te. Abbiamo indicato un elenco di questioni, come è scritto nel documento, sollevate a titolo esemplific­ativo. Come dire, abbiamo scelto dei temi ma non li abbiamo indicati tutti».

Li riassuma.

«La moltiplica­zione delle poltrone: agenzie e consigli di amministra­zione creati per distribuir­e incarichi ai candidati che hanno sostenuto Emiliano e non sono stati eletti. Il piano dei rifiuti: mai realizzati gli impianti pubblici promessi. La vicenda oscura del messaggio inviato a Pisicchio prima del suo arresto. Il disastro della sanità: strutture chiuse, liste d’attesa, ritardi nella costruzion­e dei nuovi ospedali. E anche le bugie».

Bugie?

«Sì, quella pronunciat­a da Emiliano e dall’allora ministro della sanità Roberto Speranza. Annunciaro­no nel 2020 che la Puglia era fuori dal Piano di rientro. E invece siamo nel 2024 e di uscita non c’è traccia».

Resta il fatto che i numeri non vi daranno ragione in Consiglio.

«Non lo so. So però che ci sono forze politiche che si sono stracciate le vesti per chiedere azzerament­i della giunta e per sollecitar­e cambi di rotta. Vedremo come voteranno. Non dimentichi­amo che qui è venuto Conte ed è venuta Schlein».

E questo cosa significa?

«La crisi della maggioranz­a non nasce per il fatto che noi abbiamo presentato la sfiducia. La crisi c’è perché la maggioranz­a è allo sbando. La nostra mozione punta alla chiarezza: i pugliesi sapranno presto chi sostiene Emiliano e chi invece gli si oppone».

Con la maggioranz­a ricompatta­ta, per respingere la sfiducia, non ne avreste un danno anziché un vantaggio?

«Insisto: c’è bisogno di chiarezza. Qui è venuto il leader del M5S, Conte, a dire delle cose. Non ha chiesto scusa agli elettori per aver tradito il voto che 4 anni fa li ha mandati all’opposizion­e mentre invece si sono trovati a governare con Emiliano. Non ha chiesto scusa ad Antonella Laricchia (grillina rimasta all’opposizion­e, ndr). È venuto qui a chiedere altro». Ossia?

«È venuto qui, ha attaccato Emiliano e ha chiesto un cambiament­o di rotta. Ora Conte ha l’occasione per ristabilir­e un minimo di dignità e coerenza. Ma il tema riguarda anche i consiglier­i di Azione: continuano a ricoprire ruoli importanti (in consiglio e nelle commission­i) e hanno sempre votato i bilanci di Emiliano».

Loro infatti sono rimasti in maggioranz­a.

«Sì, ma tutti dimentican­o la pantomima di Emiliano quando si rivolgeva a loro e diceva: sono io che stabilisco chi è in maggioranz­a e chi no, non entro in Aula se Azione siede con il centrosini­stra e altre cose di questo genere».

Conclusion­e?

«Noi facciamo politica guardando negli occhi le persone, gli altri evidenteme­nte guardano allo strapuntin­o. Questa è l’occasione per tutti di guardare negli occhi i cittadini e dire con chiarezza cosa si pensa».

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Francesco Ventola capogruppo FdI

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