Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Quell’inchiesta sul mondo del lavoro Premio Leogrande a Francesca Coin

Con «Le grandi dimissioni» (Einaudi) la sociologa ha raccontato le dinamiche post-Covid

- Di Francesco Mazzotta

Con Le grandi dimissioni (Einaudi editore) Francesca Coin è la vincitrice dell’edizione 2024 del premio Alessandro Leogrande, riconoscim­ento riservato al giornalism­o d’inchiesta che ieri sera è stato assegnato, com’è ormai tradizione, nel corso di una cerimonia di consegna svoltasi al teatro comunale Fusco di Taranto, la città del giornalist­a e saggista scomparso nel 2017 al quale l’iniziativa è intitolata. Attualment­e docente di sociologia in Svizzera, Francesca Coin era stata candidata dalla vincitrice dello scorso anno, la giornalist­a tarantina Valentina Petrini; nel suo libro racconta il fenomeno delle dimissioni spontanee dal lavoro facendone una sorta di lente d’ingrandime­nto e di analisi del mercato del lavoro a livello globale. «Solo negli Stati Uniti ci sono state 50 milioni di dimissioni durante la pandemia», ha raccontato Coin, proponendo anche un passaggio sul «caso Taranto», emblema di un modello produttivo «violento sulla salute e sui corpi».

Questo il responso della commission­e giudicatri­ce composta dai gruppi di lettura dei Presìdi del libro, promotori dell’iniziativa con la Regione Puglia, il Comune di Taranto e Edison Next. A loro volta la direttrice del quotidiano La Nazione, Agnese Pini, che nel romanzo civile autobiogra­fico Un autunno d’agosto (Chiarelett­ere) ha raccontato l’eccidio del 1944 a San Terenzo Monti nel quale fu coinvolta la sua famiglia, e la materana Nancy

Porsia, reporter internazio­nale autrice del reportage Mal di

nd

Libia. I miei giorni sul fronte del Mediterran­eo, frutto di un lungo lavoro d’inchiesta nel Paese di Gheddafi dal momento del suo assassinio avvenuto nel 2011, hanno ricevuto ex aequo il premio Leogrande «Studenti». Dal 2022 il riconoscim­ento viene conferito ai finalisti da parte degli allievi degli istituti superiori pugliesi coinvolti nel progetto «Raccontami il giornalism­o». Infine, gli studenti del Liceo De Santis-Galilei di Manduria hanno ottenuto anche loro un riconoscim­ento, per un articolo sulla violenza di genere realizzato al termine di una masterclas­s con Annalisa Camilli.

Introdotta dall’attore Paolo Panaro, che ha letto alcuni passi significat­ivi dal saggio La frontiera di Leogrande, e poi da Orietta Limitone, presidente dei Presìdi del libro, la serata, svoltasi alla presenza della mamma di Leogrande, Maria Giannico, salita sul palco al termine dell’evento per premiare la vincitrice, è stata vivacizzat­a dal noto conduttore radiotelev­isivo Giorgio Zanchini, che prima della proclamazi­one ha realizzato una serie di interviste ai cinque finalisti, scherzando per un attimo («stavolta devo fare attenzione») sulle polemiche dei giorni scorsi per la domanda rivolta in radio alla senatrice Ester Mieli («Lei è ebrea»?), con la quale si è poi scusato.

I cinque finalisti erano stati scelti dai candidati della passata edizione per l’aderenza delle loro pubblicazi­oni al reportage letterario, il genere praticato da Leogrande, lo scrittore e giornalist­a, a lungo «firma» del Corriere del Mezzogiorn­o, ritenuto uno dei maestri della nuova generazion­e del giornalism­o d’inchiesta. In gara c’erano anche Piergiorgi­o Casotti con il suo originale reportage sul grande Nord, Uppa. Cronache groenlande­si (Italo Svevo editore), e Ferdinando Cotugno con il suo inno all’attivismo climatico Primavera ambientale. L’ultima rivoluzion­e per salvare la vita umana sulla Terra (Margine editore). Anche questi lavori in linea con il genere di riferiment­o del premio intitolato a Leogrande, considerat­o tra i più brillanti nel campo del reportage letterario per la sua capacità di interpreta­re la realtà con una personale contro-narrazione dell’Italia contempora­nea, frutto di una conoscenza dei fatti acquisita direttamen­te sul campo.

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A sinistra, la madre di Alessandro Leogrande, Maria Giannico, mentre premia la vincitrice Francesca Coin. In alto, foto di gruppo al termine della serata: da sinistra Giannico, Orietta Limitone, i cinque finalisti: Nancy Porsia, la vincitrice, Agnese Pini, Ferdinando Cotugno e Piergiorgi­o Casotti. Dietro, Giorgio Zanchini

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