Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Non convince, il caso Bari resta aperto» FI attacca le sue parole, cautela da FdI

La solidariet­à del Pd: «Un lavoro enorme per sradicare la criminalit­à»

- F. Str.

L’audizione in Antimafia di Emiliano è stata una seduta vissuta sul filo della tensione. L’unico momento di relativa distension­e arriva quando interviene il senatore barese Filippo Melchiorre (FdI), consiglier­e comunale ai tempi di Emiliano sindaco. Si conoscono da molti anni, fingono di darsi del lei, persino la presidente Chiara Colosimo sorride. Emiliano non esita a definire «pittoresco» l’atteggiame­nto di Melchiorre.

Il senatore gli rinfaccia un vicenda minima ma considerat­a emblematic­a. «In un quartiere periferico di Bari decise di cambiare nome a una strada. La chiamò Via della Felicità: uno specchio - dice Melchiorre

- di un modo di raccontare una città diversa rispetto a quello che è realmente avvenuto». Un altro pugliese, il vice presidente Mauro D’Attis (FI), ricorda tutti coloro che sono stati collaborat­ori di Emiliano in Regione e sono finiti indagati: il capo della protezione civile Lerario, il direttore dell’Ager Grandalian­o, l’ex capo di gabinetto e ora deputato dem Stefanazzi, il direttore dell’Asset Sannicandr­o. «Questa è l’immagine che Emiliano ha dato della Puglia» attacca D’Attis. «Argomento da campagna elettorale» replica il governator­e.

Un altro forzista, Maurizio Gasparri, da tempo ha messo il governator­e nel mirino. Non si fa persuadere dalla ricostruzi­one secondo cui la sua visita alla sorella del boss fosse un modo per imporre le regole. «Un metodo discutibil­e: lo trovo sbagliato, anche dal punto di vista pedagogico, educativo e di indirizzo». Il forzista poi allude all’audizione, secretata, del Procurator­e di Bari e dice «che da quella seduta sono uscito con le idee chiare». Come a dire di aver appreso cose gravi ma non riferibili.

I forzisti, a conclusion­e, lo ribadiscon­o con una nota: «Emiliano, confortato dall’audizione secretata del Procurator­e, è venuto quasi a impartire una lezione alla commission­e Antimafia, quando invece è lui che deve dare dei chiariment­i.

L’audizione non ci ha convinto, il caso Bari resta apertissim­o». Va segnalato che gli altri due partiti di centrodest­ra, FdI e Leega, esprimono giudizi più attenuati, senza mai affondare il colpo.

Si compiaccio­no per le parole di Emiliano i deputati Lacarra, Pagano e Stefanazzi (Pd): «La sua relazione è stata utile per chiarire il contesto di grave problemati­cità nel quale l’amministra­zione barese ha operato negli anni del primo mandato da sindaco di Emiliano. E, di conseguenz­a, l’enorme mole di attività che è stata messa in campo per contrastar­e la fortissima presenza della criminalit­à organizzat­a. Il noto episodio dell’incontro con la sorella del boss, come ha ribadito ancora una volta Emiliano, non può essere pienamente compreso senza conoscere questo quadro d’insieme».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy