Corriere del Trentino

Giunta, Andreatta chiude il cerchio

Manca solo il nome della donna. In corsa Bombardell­i, Filz, Orlandini, Poggio

- di Marika Giovannini

Iniziano a circolare le prime indiscrezi­oni sui possibili nomi tra i quali il sindaco Alessandro Andreatta dovrà scegliere il componente esterno della giunta, che sarà donna. Si guarda, in particolar­e, al mondo imprendito­riale e soprattutt­o a quello universita­rio. Con qualche ipotesi già indicata: si parla, tra le altre, di Barbara Poggio o di Olga Bombardell­i, anche se qualcuno ha proposto l’avvocato Annelise Filz.

TRENTO Non sono giornate facili, queste, per Alessandro Andreatta. Dopo aver tirato il fiato nel fine settimana, ieri il sindaco del capoluogo ha ripreso i colloqui per la formazione della giunta. Con qualche certezza, molte pressioni e ancora qualche punto di domanda.

Le certezze, rispetto alla scorsa settimana, non sono cambiate. E riguardano alcuni nomi ben precisi, la cui presenza nell’esecutivo non è mai stata messa in discussion­e: da Mariachiar­a Franzoia e Italo Gilmozzi del Pd fino a Paolo Bias iol i del Cant iere ci v i co democratic­o. Anche se, in questi casi, qualche sorpresa potrebbe arrivare sul fronte delle competenze assegnate. Poltrona certa anche per Roberto Stanchina del Patt, mentre per quanto riguarda il terzo posto di casa Pd la conferma di Andrea Robol, data ormai per molto probabile, sta sollevando qualche mal di pancia proprio all’interno dei democratic­i, con qualche divisione tra chi spinge per l’ingresso in giunta dell’assessore uscente e chi invoca un rinnovamen­to.

Qualche attesa, nel Cantiere, c’è invece per il secondo posto da assegnare, con Salvatore Panetta sostenuto dai voti e Renato Tomasi dall’esperienza già maturata in giunta.

Ma la curiosità maggiore, nelle forze politiche (e non solo), è per l’ultima poltrona del nuovo esecutivo a sette, che Andreatta ha annunciato di voler affidare a una donna, probabilme­nte esterna alle liste (quasi tramontata l’ipotesiBoz­zarelli). In queste ore in molti si interrogan­o sulla possibile scelta del primo cittadino, ipotizzand­o nomi più o meno «spendibili».

Ai suoi interlocut­ori più fidati Andreatta ha confidato di avere già quattro-cinque nomi in testa. Che, secondo le prime indiscrezi­oni, riguardere­bbero figure legate principalm­ente al mondo universita­rio e al mondo imprendito­riale trentino. Senza toccare, però, persone che già oggi ricoprono una posizione di spicco a livello provincial­e o ruoli dirigenzia­li. E, ovviamente, senza «pescare» dalle liste (anche se per qualche candidata non eletta il sindaco ha espresso giudizi decisament­e positivi).

Sempre stando alle indiscrezi­oni, all’assessora esterna potrebbero essere assegnate le nuove deleghe all’innovazion­e, smart city e partecipaz­ione. Anche se nel gioco di equilibri non è ancora chiara la divisione delle competenze. In questo senso, all’interno dell’università di Trento ci si interroga già sulle possibili «papabili» al ruolo di componente esterno all’esecutivo di Andreatta. Anche perché, scorrendo l’elenco dei docenti, i nomi femminili non sono certo numerosi.

In molti sono pronti a scommetter­e sulla scelta di Barbara Poggio, prorettric­e alle politiche di equità e diversità e docente di sociologia dell’organizzaz­ione. Ma si fa anche il nome di Olga Bombardell­i, docente a Lettere e coordinatr­ice del progetto Jean Monnet. Salendo in collina, i nomi sui quali si sono concentrat­e le attenzioni sono quelli di Giuseppina Orlandini, di Fisica ( e membro del Senato accademico), e di Mirta Alberti di Ingegneria: non una docente, ma con competenze riconosciu­te da tutti.

Tra i nomi suggeriti al sindaco in questi giorni c’è anche quello di Annelise Filz, avvocato ed ex consiglier­a di parità della Provincia.

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Ai vertici Il sindaco Alessandro Andreatta insieme al suo vice uscente Paolo Biasioli, che attende una riconferma

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