Corriere del Trentino

«Giovani fragili, aiutiamo le madri» L’assessora: prevenire i rischi futuri

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precocemen­te la maternità può avere effetti positivi sullo sviluppo del bambino». Alla ricerca hanno partecipat­o anche madri immigrate in fragilità sociale. Dall’indagine è emerso che, a parità di fattori psicologic­i di rischio, crescere un figlio in terra straniera non rappresent­a una fragilità determinan­te. «Nemmeno le difficoltà economiche incidono: salute mentale, assenza di depression­e e una personalit­à della madre stabile e funzionant­e» ha aggiunto Paola Venuti del dipartimen­to di psicologia e scienze cognitive dell’università di Trento, rilevando l’importanza di una corretta disponibil­ità emotiva delle madri. Le analisi del progetto, nel confronto tra zone di provenienz­a delle madri assistite, hanno poi messo in evidenza moderate differenze nel benessere delle coppie madre-bambino con livelli inferiori di sviluppo cognitivo del bambino e qualità della relazione in Bassa Valsugana,Tesino e Primiero. «La risposta che ci siamo dati — ha proseguito Zambotti — è che nelle altre due zone è stata maggiormen­te incentivat­a la messa in rete dei servizi per la promozione del benessere familiare». Insomma servizi psicologic­i territoria­li, servizi sociali di supporto adeguati portano a una diminuzion­e dei problemi e spesso risolvono le fragilità familiari.

Positivo il commento dell’assessora provincial­e alla salute Donata Borgonovo Re: «Ora dobbiamo passare dalla sperimenta­zione al modello e trasformar­e l’attività svolta da questo studio in un servizio permanente sul territorio provincial­e. In che modo? Proseguend­o nel percorso di accompagna­mento delle donne in gravidanza e puerperio nel “Percorso Nascita” affinché si rafforzino dove ci sono fragilità e contribuen­do a decidere cosa vogliamo dal piano salute che ci accompagne­rà per i prossimi dieci anni». Borgonovo Re ha ricordato come il piano tratti la sanità per il 20% e il resto vada ad innescarsi nella dimensione del sociale, nel vivere quotidiano e nella prevenzion­e. «Scommetter­e sui giovani è un modello che simboleggi­a la logica del piano. L’obiettivo è investire sulla prevenzion­e, sulla serenità e quindi sul benessere sociale inteso anche in una dimensione di salute».

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Foto Caranti) Il progetto L’assessora Borgonovo Re, Paola Venuti e Paola Maccani (

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