Consiglio, Coppola alla presidenza «Onorata, sogno l’assessorato»
Andreatta offre la poltrona ai Verdi che rilanciano. Il sindaco: ci devo pensare
TRENTO Sette giorni è il tempo che Alessandro Andreatta si è preso per riflettere e decidere se “vedere” il rilancio dei Verdi o lasciare. Comunque andrà, il ruolo ricoperto da Lucia Coppola all’interno del nuovo consiglio comunale sarà di prim’ordine.
A lei e alla delegazione composta da Marco Ianes e Marco Boato con cui si è incontrato ieri, il sindaco ha offerto infatti la poltrona di presidente del Consiglio comunale. «Un onore» commenta Coppola, che però spiega di aver risposto con la richiesta di un assessorato. «Gli abbiamo fatto presente che è sempre stato possibilista nei nostri confronti — spiega — Inoltre, rispetto alle scorse elezioni in cui bisognava rispondere alle richieste di tre grandi partiti, questa volta l’intera coalizione è composta da quattro liste».
Il conferimento di un ruolo da assessore a Coppola troverebbe giustificazione « nell’esperienza pluriennale che ho acquisito, nella serietà e nell’impegno che ho sempre dimostrato», doti che la renderebbero «una garanzia». E poi è una donna, il che «consentirebbe di non dover ricorrere a una figura esterna». La trattativa, però, si inserisce in un contesto più ampio che i Verdi fanno rientrare sotto il concetto di «pari dignità» da riconoscere a tutti i soggetti che fanno parte della coalizione di centrosinistra che hanno sostenuto la candidatura di Andreatta.
«Il sindaco non ha respinto la nostra richiesta ma si è preso del tempo pensarci — prosegue Coppola — Vuole confrontarsi anche con le altre forze politiche e io accetterò qualsiasi sua decisione». Ad Andreatta i Verdi chiedono «un gesto coraggioso e dirompente» che premi «il massimo impegno sempre profuso, sia dentro sia fuori dall’aula».
Nel frattempo la consigliera blinda la presidenza: «È una proposta che mi onora. Non posso di certo rifiutarla, è troppo importante sia per me sia per i Verdi». L’unico neo dell’offerta irrifiutabile sarebbe rappresentato dalla «perdita della possibilità di incidere in Consiglio» anche se «potrei votare e intervenire, facendomi sostituire dal vicepresidente». A quel punto, però i Verdi sarebbero costretti a ridisegnare la propria attività sul territorio. «Dovremo trovare nuove modalità per rendere comprensibile il nostro messaggio» spiega Coppola, che però non nasconde la «soddisfazione» per il «risultato positivo» ottenuto alle amministrative.
« Tutto sembrava giocare contro di noi — analizza — C’erano i candidati del Movimento 5 Stelle che nel 2009 non erano presenti, c’era L’altra Trento a sinistra che intercettava parte del nostro elettorato e c’erano dieci seggi in meno». Ostacoli che hanno comportato «un grande lavoro», talmente grande che «forse meritavamo qualcosa in più».
Oggi, intanto, Andreatta incontrerà i rappresentanti di Cantiere civico democratico che ieri si sono riuniti per definire in maniera chiara e unitaria le richieste da avanzare al sindaco. In questo caso gli assessorati in ballo potrebbero essere addirittura due: il primo sarebbe quello dell’uscente Paolo Biasioli e il secondo conteso da Salvatore Panetta e Renato Tomasi.