«Se riparte il tessuto produttivo Confindustria tornerà in sesto»
Parla il vicepresidente Zobele. Cristofolini: l’ok di Bonazzi segnale positivo
TRENTO «La sensazione è che il fondo sia stato toccato e che siamo in risalita. Se ripartono i fondamentali dell’economia, sarà più facile rimettere “in tiro” anche l’associazione». Sono le prime parole di Enrico Zobele, dopo essere passato l’altro ieri dal ruolo di«saggio» alla ricerca del nuovo presidente di Confindustria, a vicepresidente accanto al leader designato Giulio Bonazzi. « Che Giulio abbia accettato è un segnale positivo — ragiona un altro vicepresidente, Rocco Cristofolini — in caso contrario avremmo espresso un segnale di difficoltà».
L’altro ieri, dopo mesi di consultazioni, il direttivo di Confindustria Trento ha indicato in Bonazzi il prossimo presidente di Palazzo Stella, che verrà ufficialmente nominato nell’assemblea generale in forma privata, in programma il prossimo 24 giugno. La giunta di Bonazzi sarà composta da 8 membri elettivi, più il past president Paolo Mazzalai, il presidente dei giovani Alessandro Lunelli e il vicepresidente in rappresentanza della sezione preminente, Alessandro Benedetti (metalmeccanica). Oltre a questo gruppo però il presidente sceglie personalmente tre imprenditori di fiducia, che diventano altrettanti vicepresidenti. La scelta di Bonazzi è caduta su due past president, vale a dire Ilaria Vescovi (che ha preceduto Mazzalai) ed Enrico Zobele, oltre all’ex presidente dei Giovani industriali ( 20032008) Rocco Cristofolini.
«Io sono stato presidente dal 1995 al 2001 — ricorda Zobele — nel secolo scorso. E vicepresidente ho cominciato a esserlo nel 1985. Io e Ilaria sappiamo come si fa il presidente, per cui siamo disponibili a supportare Giulio. Le cose da fare sono tante e ognuno di noi ha molti impegni, per cui servirà l’impegno di tutta la giunta». «Sicuramente — prosegue l’industriale — abbiamo passato momenti brutti, ma posso dire che nei 4 mesi di ascolto come componente del comitato dei saggi, ho rilevato uno spirito ottimista, grazie all’andamento in recupero del 2014 e alle avvisaglie positive del 2015». Le consultazioni hanno toccato gran parte dell’industria trentina, vale a dire il 20% degli imprenditori per numero e il 30% se si tiene conto di fatturato e numero di dipendenti. «Se nel recente passato alcune incomprensioni possono esserci state — aggiunge Zobele — oggi si volta pagina e si guarda avanti». Il riferimento è ai contrasti interni a Confindustria che avevano portato lo stesso Bonazzi a dimettersi da vicepresidente della giunta Mazzalai. «Sicuramente Giulio è un imprenditore coerente con le sue idee e credo che sia giusto che come presidente prenda delle posizioni» afferma Cristofolini. In questa fase «non è possibile essere solo sindacato, occorre essere più attivi — rimarca l’industriale del porfido —. Comunque esserci ritrovati attorno al nuovo presidente è positivo: oggi chi decide di prendere tempo alla propria azienda deve essere molto più motivato di 10 anni fa».