Aquila, desiderio di raddoppio
Basket: PalaTrento, stasera gara 2 dei quarti di finale contro Sassari La squadra di Buscaglia in cerca del bis sfruttando il grande Pascolo
TRENTO I play off sono questi: ritmo frenetico in campo e fuori, neppure il tempo di festeggiare o riflettere sugli errori compiuti che si torna sul parquet. Lunedì sera tutta la Trento baskettara ha potuto godere della prima storica vittoria negli spareggi scudetto griffata Aquila (81–70 al termine dell’incontro) ma oggi si ricomincia da zero. O meglio dall’uno a zero che i ragazzi guidati da Maurizio Buscaglia hanno conquistato contro Sassari al termine di un match equilibrato, combattuto, molto fisico e deciso soprattutto dai 62 rimbalzi conquistati dai bianconeri rispetto ai 31 catturati dai sardi.
Al di là dei freddi numeri e delle nude statistiche che spesso non descrivono al meglio ciò che succede nel rettangolo di gioco, il protagonista assoluto di gara 1 è stato quel Davide Pascolo che per tutta la stagione ha saputo esprimersi su livelli incredibili. Stiamo parlando di un ragazzo del ’90 alla prima esperienza nella massima serie, un giocatore che non è supportato da un fisico da trincea, ma che riesce in virtù di un’intelligenza di gioco ampiamente superiore alla media a essere sempre decisivo. Lunedì ha segnato 15 punti e catturato 14 rimbalzi, ma più in generale la squadra lo ha continuato a cercare come fosse il campione appena arrivato da un altro pianeta: gli sguardi dei compagni, prima di qualsiasi decisione, passavano da lui; gli avversari vedevano sbucare le sue lunghe leve da ogni dove e altro non potevano fare se non prendere atto di essere stati battuti sul tempo o sullo spazio. Una «macchia» bianca in mezzo a colossi neri: saresti portato a pensare che non c’entra nulla con i dieci in campo e invece alla fine sono gli altri che si chiedono cosa avranno mai fatto di male per essersi meritati un tale condanna.
Terminata la lode sperticata, giusto tornare al match in programma questa sera — palla a due alle 20.45 al PalaTrento — che potrebbe indirizzare definitivamente la serie verso la squadra partita con gli sfavori dei pronostici ovvero l’Aquila. Andare sul due a zero significherebbe poter vivere la trasferta sarda con la consapevolezza che anche in caso di doppia sconfitta si tornerebbe in casa per l’eventuale bella. Non è un aspetto da sottovalutare anche se capitan Forray e compagni staranno pensando solo a gara 2 come sono abituati a fare da sempre. Un impegno alla volta, gradino dopo gradino per cercare di raggiungere la cima.
Dall’altra una Sassari ferita cercherà di impattare la serie migliorando magari le percentuali di tiro e di rimbalzo, fino ad ora però la stagione regolare e l’esordio dei play off hanno detto una cosa inconfutabile: Trento è più squadra nel vero senso della parola e ha un talento disciplinato; al Banco lasciamo pure i favori del pronostico e quell’essere più forti sulla carta che nello sport non ha mai fatto vincere nessuno. Tutti sperano, ovviamente, che anche in questa occasione l’assunto confermi la sua validità.