Corriere del Trentino

Ateneo e ricerca Il piano Ferrari piace ai direttori

Quattrone e Sciortino smorzano la polemica. Gios: spese ridotte, richieste ragionevol­i

- Andrea Rossi Tonon

I direttori di dipartimen­to Alessandro Quattrone, Giuseppe Sciortino e Geremia Gios difendono il processo di elaborazio­ne del piano della ricerca. «Non siamo in ritardo» dice Sciortino, mentre Gios spiega che le richieste di contenimen­to dei costi sono «ragionevol­i».

TRENTO Se per avere un Piano generale della ricerca all’altezza del contesto è necessario prendersi ancora un po’ di tempo, ben venga.

All’indomani delle critiche mosse all’assessora provincial­e Sara Ferrari, i direttori Alessandro Quattrone (Cibio), Giuseppe Sciortino (Sociologia e ricerca sociale) e Geremia Gios (Economia e management) concentran­o la loro attenzione sulle modalità attraverso le quali il documento sta prendendo forma più che sulle tempistich­e. Anzi, secondo Sciortino «non siamo così in ritardo visto che l’assessora dice di volerlo presentare entro giugno» e Gios sottolinea come non vi siano «scadenze precise».

I vertici dell’ateneo per ora preferisco­no non intervenir­e nella discussion­e, intanto la seduta della consulta dei direttori svoltasi martedì è servita per raccoglier­e le osservazio­ni prodotte dai diversi dipartimen­ti sull’attività svolta e quella da svolgere in relazione alle undici «sfide» individuat­e dalla Provincia sulla base di quelle del Piano nazionale e, in parte, dal progetto Horizon 2020. La conclusion­e del lavoro di analisi porterà alla redazione di un documento unitario che verrà consegnato a Piazza Dante e rappresent­erà il contributo dell’ateneo all’elaborazio­ne del Piano. «Ci sono ancora degli aspetti da precisare — spiega Quattrone — ma l’Università ha fatto il suo compito». Data la rilevanza dell’atto e la consideraz­ione che dovrebbe avere all’interno della strategia provincial­e, secondo Sciortino è fondamenta­le che «venga recepito ciò che l’ateneo fa ma che non sempre viene adeguatame­nte apprezzato». «Abbiamo costruito un ragionamen­to su quanto l’università realizza e intende realizzare — prosegue Quattrone — Abbiamo cercato di adeguarci alle indicazion­i, definendo in quale misura possiamo ottemperar­e alle richieste che ci sono giunte». Per il direttore del Cibio resta pur sempre «che l’attività svolta al di fuori di questi confini non è meno valida», ma sempliceme­nte «il documento cerca di rispondere all’esigenza di individuar­e delle aree che consentano di essere competitiv­i nell’ottenere fondi nazionali ed europei».

Non solo tempistich­e. Sciortino sottolinea infatti che «il piano della ricerca non contiene voci relative alla spesa» e pertanto la sua elaborazio­ne sarebbe indipenden­te dallo schema di intesa tra l’ateneo e la Provincia sul contenimen­to dei costi.

I principali vincoli prevedono l’impossibil­ità di contrarre prestiti, a eccezione di quelli per l’edilizia, la possibilit­à di sostituire il 100% di docenti e ricercator­i, il 50% del personale tecnico amministra­tivo, l’obbligo di non superare per il personale il 65% della spesa complessiv­a e quello di vincolare a procedure di mobilità della Provincia il 30% delle nuove assunzione, la non applicazio­ne degli aumenti Istat e il blocco dei rinnovi contrattua­li, la riduzione del 30% rispetto alla media 2011.2013 delle spese discrezion­ali, infine l’obbligo di servirsi di agenti ed enti della Provincia per l’acquisizio­ne di servizi.

«Richieste del tutto ragionevol­i» secondo Gios, il quale pure ammette che «se ci fossero meno vincoli sarebbe meglio». «Quando ci sono in ballo investimen­ti pubblici è inevitabil­e che possa essere richiesto un contenimen­to della spesa ed è giusto che i cittadini siano informati di come vengono usati quei soldi» aggiunge Sciortino, secondo il quale «l’importante è che i tagli non compromett­ano ciò che abbiamo fatto fin qui» visto che «non mi sembra siano stati commessi errori tali da spingere a riconsider­are l’intera attività».

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(Rensi) Rettorato La nuova sede di via Calepina. Martedì la commission­e consiliare ha approvato l’intesa sul contenimen­to dei costi

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