«Un orso mi ha aggredito e ferito»
Zambana, Marco Zadra stava correndo nei boschi. La Provincia: un falso attacco
Venerdì sera, verso le 20, l’escursionista trentino Marco Zadra si è imbattuto in un orso sul sentiero che corre sopra il centro abitato di Zambana Vecchia. L’uomo ha riportato numerose escoriazioni conseguenti a delle cadute durante la fuga e un taglio sull’avambraccio destro causato, secondo Zadra, da una zampata del plantigrado. La ferita è stata curata con cinque punti di sutura e otto giorni di prognosi.
TRENTO Si è concluso con cinque punti di sutura e otto giorni di prognosi l’incontro ravvicinato fra un orso e un escursionista trentino.
È venerdì sera, sono circa le 20, e Marco Zadra, 42 anni, sta scendendo di corsa il sentiero che percorre la val Manara, sopra il centro abitato di Zambana Vecchia. All’improvviso spunta di fronte a lui un orso, intento a risalire quello stesso sentiero. Zadra, terrorizzato, inizia a indietreggiare lentamente ma l’orso continua a procedere verso di lui. L’uomo decide allora di iniziare a correre. L’orso lo insegue con atteggiamento aggressivo. Zadra inciampa. Il plantigrado lo raggiunge in pochi istanti ma l’escursionista riesce ad alzarsi velocemente e ripartire di corsa, fuori dal sentiero, lungo un pendio ripido e nel folto della vegetazione. L’orso non si ferma. L’uomo cade diverse volte, inciampando tra le radici delle piante e le irregolarità del terreno, rimediando qualche botta e diverse escoriazioni. Zadra racconta che l’animale sarebbe riuscito a recuperare terreno finché, dopo una serie di urla lanciate dall’escursionista spaventato, si sarebbe defilato sparendo nel bosco. Tra i tagli riportati da Zadra, il più profondo è all’avambraccio destro. Secondo il racconto dell’uomo sarebbe stato causato da una zampata che l’orso gli avrebbe inferto quando era caduto a terra, nella prima parte della fuga.
Rientrato a Zambana, Zadra è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara di Trento da alcuni papoi, renti, allertati da lui stesso e giunti sul posto. La ferita all’avambraccio è stata curata con cinque punti di sutura e otto giorni di prognosi, e l’uomo è stato dimesso subito.
Secondo il Servizio foreste e fauna della Provincia, subito avvisato dell’accaduto insieme ai carabinieri di Trento, si è trattato di un falso attacco di un orso «probabilmente spaventato e insicuro». Sul luogo dell’accaduto, dove sono già stati rinvenuti dei campioni biologici dell’orso con i quali si risalirà alla sua identità, verrà effettuato un sopralluogo nelle prossime ore a cui dovrebbe partecipare lo stesso Zadra.
«Se l’aggressione dovesse essere confermata sarebbe un episodio inquietante per cui saranno necessarie delle risposte, a cominciare dalla reale situazione del progetto Life Ursus in Trentino» ha commentato con una nota il segretario della Lega Nord del Trentino Maurizio Fugatti. «Abbiamo l’impressione che il programma sia sfuggito di mano alla Provincia — prosegue — e che il numero di orsi sia ben maggiore dei dati ufficiali». Critiche sono arrivate anche dal consigliere provinciale di Forza Italia Giacomo Bezzi, secondo il quale «la Provincia deve assolutamente rispondere con chiarezza sulla reale situazione » . Pochi giorni fa Piazza Dante aveva diffuso una nota nella quale evidenziava che il 2015 è un anno ricco di cucciolate. Una situazione delicata per chi si avventura nei boschi in quanto le orse possono essere molto protettive verso i propri piccoli.