Opera universitaria I pasti in mensa saranno scontati
Università, da settembre sconto di 50 centesimi. I pasti costeranno 4,40 euro
+TRENTO Importanti novità su diversi fronti sono in arrivo dall’Opera universitaria per gli studenti trentini. A partire da settembre e con l’avvio del nuovo anno accademico, il prezzo del pasto intero delle mense sarà ridotto di 50 centesimi, passando quindi dai 4,90 euro attuali a 4,40. A renderlo noto è Tobia Ronco, rappresentante con Francesco Bolla di Udu Unitin all’interno del consiglio di amministrazione dell’ente, dove siede anche Caterina Boscolo Meneguolo di List One, eletta con loro lo scorso novembre.
«Si tratta di una misura temporanea che abbiamo accolto molto positivamente perché va incontro alla necessità dello studente, rendendo più competitivo il servizio mensa » spiega Ronco, il quale annuncia l’intenzione del cda dell’Opera di accentuare i controlli sulla qualità delle mense e di realizzare uno specifico intervento per il miglioramento dell’acustica della mensa di via Tommaso Gar, «nella quale il rumore negli orari di punta risulta eccessivo rendendo poco gradevole la permanenza nella struttura durante i pasti».
Ma il consiglio di amministrazione non si è occupato solo di mense. L’organo direttivo ha infatti deliberato che a partire dal prossimo anno accademico il bando di concorso per il conferimento della borsa di studio e del posto alloggio sarà pubblicato esclusivamente sul sito dell’Opera universitaria. Una scelta apprezzata dai rappresentanti degli studenti e che secondo Ronco «consentirà di eliminare i costi economici ma anche ecologici relativi alla stampa e all’utilizzo della carta», inoltre si inserisce in un progetto più ampio che prevede il trasferimento della maggior parte delle procedura amministrative in internet. Per quanto riguarda, invece, i contenuti del bando stesso, Ronchi spiega che «sono ancora in fase di costruzione e le relative novità verranno comunicate non appena sarà approvato».
È ancora solo un’ipotesi, invece, l’estensione dell’orario di apertura serale dell’Unibar di Sanbartolameo. La proposta dei rappresentanti degli studenti è di adeguarlo a quello della palestra di roccia e del centro musica. «In questo modo — spiega il membro di Udu Unitin — potrebbe diventare uno spazio di aggregazione adatto all’organizzazione di eventi da parte delle associazioni studentesche, in un contesto frequentato dagli studenti universitari e in generale dai giovani».
Nella seduta di giovedì scorso, dopo aver approvato all’unanimità il bilancio consuntivo, il consiglio di amministrazione dell’ateneo trentino ha invece discusso del programma di potenziamento delle strutture edilizie universitarie. Il rettore dell’ateneo, Paolo Collini, ha riassunto gli interventi compiuti tra il 2001 è il 2014, spiegando che gli investimenti sostenuti nell’esercizio sono stati pari a 9,9 milioni, per la maggior parte riguardanti i lavori di ristrutturazione di un primo lotto delle ex manifatture tabacchi di Rovereto e presso il polo scientifico Fabio Ferrari a Povo. Le priorità relative agli interventi futuri, riguardanti soprattutto il quartiere del «Le Albere», saranno esaminate nelle prossime sedute del cda.