Corriere del Trentino

«Un registrato­re nuovo per don Celestino Tomasi» Crowdfundi­ng sul web

- M. R.

TRENTO Lui ama definirsi «un piccolo ponte tra due realtà» (anche se nessuno sa a cosa si riferisca), per i suoi fan è «il prete più mondano di Trento». In pochi in città non conoscono don Celestino Tomasi. Pur non essendo presente sul web, il prete trentino è ora diventato un vero fenomeno virale.

O, meglio, un profilo di don Celestino online esiste: si tratta degli «Avvistamen­ti di don Celestino», un’affettuosa presa in giro su Facebook curata da due studenti dell’Università di Trento, Alberto Gianera e Andrea Carboni. «Tutto è nato durante il Festival dell’economia del 2013, come uno scherzo — spiega il primo dei gestori della pagina — Scherzavam­o sulla presenza di don Celestino a tutti gli eventi. Perché lui non passa proprio inosservat­o: va a convegni, conferenze, incontri, registra tutto e si fa fotografar­e con i relatori. O addirittur­a dai relatori stessi. Quella sera, sempre scherzando, aprimmo la pagina sul social network e creai una foto di don Celestino copiando lo stile della campagna elettorale di Obama. “Perdo tempo”, mi dicevo». Invece l’iniziativa ha riscontrat­o un incredibil­e successo e il profilo dedicato al «prete mondano» oggi conta 2.133 «mi piace», in aumento: «Abbiamo postato qualche foto, messo dei video su Youtube e chiesto a chi ci segue di mandarci le fotografie degli avvistamen­ti di don Celestino, il re delle foto. Il primo giorno avevamo già 50 like. Ci arriva uno scatto ogni due-tre giorni: ne abbiamo che lo ritraggono vicino al papa, con Renzi, con Prodi, al Sociale per il Festival con l’allora presidente Dellai, Olivi e Pacher, al ritiro del Napoli. I suoi fan si fanno i selfie con lui. È stato molto divertente quando, in campagna elettorale, Michela Murgia ha postato sul suo profilo Facebook la frase “Speriamo che don Celestino me la mandi buona”».

«Nessuno sa dove finiscano le registrazi­oni di questo prete che involontar­iamente ha assolto il suo compito di comunicazi­one — prosegue Gianera — Ma visto il successo della pagina Facebook abbiamo pensato di fargli un regalo, di far tornare Internet sull’Outernet». Gianera e Carboni hanno dato il via un mese fa a una campagna di crowdfundi­ng. Lo scopo: regalare a don Celestino un registrato­re audio e una macchina fotografic­a («Volevamo fargli l’upgrade»). Sarebbero serviti 500 euro, ma dopo un inizio sprint la raccolta si è fermata a 160 euro. «Siamo riusciti comunque a comperargl­i un registrato­re sovradimen­sionato rispetto alle sue esigenze. Glielo daremo al Festival perché ci ha donato tantissima gioia». Quando? Ovvia la risposta: «Dovremo aspettare il prossimo avvistamen­to».

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Impegnato Don Celestino «all’opera»

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