Corriere del Trentino

La Vis, futuro pieno di incognite

Il sindaco Brugnara, dopo l’ultimo rifiuto delle banche: «Occorre più tempo» Degasperi: «La società deve essere rivoltata. Temo serviranno scelte dolorose»

- Enrico Orfano

TRENTO Opinioni diverse sul conto della Cantina La Vis, dopo che il ceto creditizio ha rifiutato di firmare il piano per lo stand-still, dando il via, secondo quanto sta scritto nella delibera provincial­e, al commissari­amento. Il neo-sindaco di La Vis, Andrea Brugnara (Patt), chiede altri 10-15 giorni di tempo per dar modo alle banche di pronunciar­e il loro giudizio definitivo. Filippo Degasperi, consiglier­e provincial­e M5s, denuncia il ritardo nelle decisioni, che comporterà «interventi dolorosi».

La giunta provincial­e, guidata dal governator­e Ugo Rossi, ha approvato la delibera del 20 maggio che dice: commissari­amento differito il 5 giugno per dar modo di fare l’ultimo tentativo con le banche, al fine di ottenere la riapertura delle linee di credito. L’incontro è avvenuto l’altro ieri, ma le banche non si sono fidate. Adesso sembra si voglia chiedere qualche giorno in più per evitare che la decisione sia condiziona­ta dai tempi stretti, ora che il piano di riassetto è stato attestato da un soggetto esterno. A ieri pomeriggio alla Provincia non risultava che fosse stata inviata alcuna richiesta in questo senso. Dal punto di vista tecnico è possibile allungare i termini, ma è un discorso a questo punto di opportunit­à politica. Già la delibera differiva di 15 giorni l’applicazio­ne del commissari­amento (affidato all’attuale affiancato­re Andrea Girardi), in modo anomalo rispetto alla prassi. Domani la riunione della giunta affronterà probabilme­nte il problema.

«Il piano è stato attestato, a quanto pare, perciò non capisco l’insistenza a non voler dare la possibilit­à alla La Vis di uscire da questa situazione con le proprie gambe — afferma il sindaco del comune rotaliano —. In questi giorni cercherò di fare pressione. Un fatto è certo: la politica e la Cooperazio­ne dovrebbero prendersi la responsabi­lità di decidere, perché qui c’è un paese intero in ballo». Per Brugnara c’è un problema urbanistic­o molto importante: «Se la cantina lavora allora tutto bene, se invece avrà altre sorti allora si rischia di avere in Lavis un buco urbanistic­o difficile da gestire». «Ho visto il piano e mi pare che regga — continua il primo cittadino —. Conosco le persone che ci sono dietro alla cantina e so quanto fanno per il territorio. Se ci sarà un nuovo commissari­amento si rischia un nuovo fuggi fuggi di soci, come già era capitato all’epoca del primo commissari­amento». Una serie di timori che Brugnara intende fugare dando «date certe per la discussion­e bancaria». «Poi con tutti gli elementi in mano si decida: se il piano effettivam­ente non sta in piedi allora si commissari» afferma il sindaco, che non ritiene che la società si stia riprendend­o: «La produttivi­tà migliora, la qualità del prodotto e della struttura sono alte: sono convinto che il progetto di rilancio possa andare a buon fine». Non si capisce allora perché, se tutto va bene, il futuro della coop dipenda così tanto da soggetti esterni. «Se nessuno ci crede, in primis la cooperazio­ne, non si va da nessuna parte» sbotta Brugnara.

«Quando la nostra candidata al comune di Lavis diceva che la cantina è tecnicamen­te fallita non sbagliava di molto — è il controcant­o di Degasperi —. La cantina ha bisogno di essere rivoltata da qualcuno che lo voglia fare davvero, salvando gli interessi di soci e dipendenti, senza pensare troppo a politica e banche. Finora si è perso tempo, un intervento un anno fa avrebbe evitato scelte probabilme­nte dolorose che ora invece si dovranno compiere».

 ??  ?? Vino La sede della cantina La Vis, un potenziale problema urbanistic­o per il sindaco Andrea Brugnara
Vino La sede della cantina La Vis, un potenziale problema urbanistic­o per il sindaco Andrea Brugnara

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy