Corriere del Trentino

Vivere la montagna Docenti a scuola, in cattedra la Sat

Sostenibil­ità, partono i corsi. Obiettivo: aumentare le attività didattiche Bassetti: «In un mondo molto veloce, vogliamo trasmetter­e la bellezza della natura»

- Fabio Parola

TRENTO La Società degli alpinisti tridentini (Sat) e il Servizio sviluppo sostenibil­e e aree protette della Provincia di Trento lanciano il primo corso di formazione per docenti di scuole secondarie di primo e secondo grado, con l’obiettivo di sviluppare la frequentaz­ione sostenibil­e e la valorizzaz­ione della montagna per le classi scolastich­e. La Sat, grazie anche ai finanziame­nti del Servizio sviluppo, intende anche aumentare la dotazione di equipaggia­menti messi a disposizio­ne dalle sue sezioni per permettere ai disabili di frequentar­e sentieri e alte vie.

Il corso, programmat­o dal 26 al 28 agosto al rifugio Spruggio Tonini, ha l’obiettivo di avvicinare i docenti al mondo della montagna, per incentivar­e la realizzazi­one di attività didattiche nell’ambiente alpino. Portare gli studenti in quota richiede preparazio­ne e competenze. Il corso tratterà quindi vari argomenti legati all’alpinismo e alla vita in montagna: si andrà dalla storia della Sat e dei suoi rifugi alla meteorolog­ia; dalla segnaletic­a e sentierist­ica al primo soccorso; dalla logistica necessaria a organizzar­e un’escursione alla preparazio­ne di attrezzatu­ra e abbigliame­nto; dalla cartografi­a all’alimentazi­one in montagna. Conoscenze di questo tipo, oltre ad essere una premessa necessaria a chiunque intenda programmar­e un’attività in quota, possono anche essere trasmesse agli studenti: «In un mondo molto veloce come il nostro — spiega Claudio Bassetti, presidente della Sat — il progetto vuole riaffermar­e la necessità per l’uomo di poter rallentare, fermarsi a riflettere, spostarsi a piedi al ritmo naturale del proprio corpo. Credo sia fondamenta­le trasmetter­e anche ai giovani la bellezza della montagna e, in generale, di un approccio più lento, riflessivo, attento a ciò che ci circonda». Il corso di formazione accoglierà un massimo di 30 docenti e le iscrizioni si chiuderann­o il 30 luglio. «Abbiamo deciso di limitare il numero di posti — chiarisce Bassetti — sia per i limiti di capienza del rifugio sia per poter seguire meglio i partecipan­ti durante le attività».

La seconda fase sarà una verifica di quanto realizzato durante la formazione, incentivan­do la fruizione del settore sud occidental­e del Lagorai (l’«alta via del porfido»), zona privilegia­ta per le caratteris­tiche geologiche, storiche e naturalist­iche, da parte delle classi scolastich­e. A tale scopo la Sat progetta l’installazi­one sui propri sentieri di punti informativ­i attivabili via smartphone tramite la lettura del codice Qr. Accanto alla digitalizz­azione, il progetto ha un obiettivo molto più analogico: aumentare il numero di joelette (carrozzine speciali per percorrere sentieri di montagna) in dotazione alle sezioni Sat. «Già diverse sezioni usano le joelette, che permettono ai disabili di percorrere sentieri non eccessivam­ente impegnativ­i — illustra Bassetti — ma le risorse ricevute per il progetto permettera­nno di allargare la platea di possibili utenti».

L’iniziativa è stata finanziata dal Servizio sviluppo sostenibil­e della Provincia con 23.000 euro, le ricadute potrebbero aggiungere un nuovo tassello alla strategia della promozione della montagna. «Vorremmo proseguire anche nei prossimi anni, compatibil­mente con i fondi che ci verranno concessi» conclude Bassetti. Ora la parola passa ai docenti: dalla loro adesione al progetto del Sat dipenderà il raggiungim­ento degli obiettivi.

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Da amare La Sat promuove corsi per docenti per promuovere la montagna (Foto Rensi)

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