Nuove aziende Per Italpumps e Gallox due offerte
Scaduti i bandi di Trentino sviluppo. Ora la commissione dovrà valutare
Ibandi emessi da Trentino Sviluppo per insediare nuove aziende negli stabilimenti dismessi hanno ottenuto una buona risposta. Sono infatti arrivate due offerte, una per la Gallox di Rovereto e una per la Italpumps di Storo.
TRENTO Una proposta per la Gallox di Rovereto e una per la Italpumps di Storo. I bandi emessi da Trentino sviluppo per insediare nuove aziende negli stabilimenti dismessi hanno avuto risposte positive. Ora si tratta però di valutare le offerte nella sostanza.
Il pacchetto di interventi messo in campo dalla spa pubblica comprende il compendio della ex Whirlpool a Trento e la ex Martinelli (trasporti) ad Ala, tutti immobili che stanno per essere saturati grazie all’ingresso di nuove attività.
In questa prima tranche mancavano appunto la Gallox, e la Italpumps di Storo, i cui bandi sono scaduti nei giorni scorsi. È stata presentata una sola offerta per ciascun immobile, ora si attende la valutazione della commissione di Trentino sviluppo, che poi presenterà i risultati al cda della spa e infine alla giunta provinciale, per arrivare alla decisione definitiva. Un segnale importante di ripresa, grazie soprattutto alla modalità inaugurata proprio con la Whirlpool: appalti in cui le aziende fanno una proposta sull’utilizzo dell’immobile e solo alla fine si decide a che prezzo fissare i costi di affitto dello stabile. Più un progetto è ambizioso e prevede investimenti — è la ratio — più l’ente pubblico deciderà di venire incontro al privato con agevolazioni. La strategia permette a Trentino sviluppo di movimentare una parte del suo patrimonio immobiliare che altrimenti rimarrebbe fermo e rappresenterebbe solo una fonte di costo per la manutenzione.
Del primo pacchetto di interventi va detto che fa parte anche un’altra struttura, la ex Trentino Recycling, di Campiello di Levico. In questo caso lo stabile presenta però più problemi rispetto agli altri due, quindi per ora non sono arrivate offerte anche se il bando scade a metà luglio e sarà forse necessario riproporlo con delle modifiche.
Tutti questi immobili sono frutto di acquisizioni o leasebach fatti nel corso degli anni. Dal bilancio di Trentino sviluppo approvato la scorsa settimana, emerge che sono state tre, nel 2014, le acquisizioni di compendi industriali con contestuale locazione finanziaria a favore delle rispettive aziende ( contro i 6 i leaseback del 2013). Operazioni che hanno riguardato le imprese Italfood, Fratelli Galli ed Electronic Service, per un impegno finanziario complessivo di 4,1 milioni di euro e la stabilizzazione di 117 posti di lavoro per 5 anni grazie ai rispettivi vincoli occupazionali.
Complessivamente per l’acquisizione e manutenzione dell’importante patrimonio immobiliare — che ad oggi ammonta a 1,47 milioni di metri quadrati tra siti produttivi, per una superficie commerciale complessiva di 600 mila metri quadrati — sono stati spesi 18,4 milioni di euro.
Per quanto riguarda l’apprestamento di aree produttive l’attività si è concentrata nell’ultimo anno su Castello Molina di Fiemme (Ruaia) e Mori ( Casotte), ad oggi ultimate, mentre sono state 13 le aziende che nel 2014 hanno trovato sede in altrettanti immobili di Trentino Sviluppo concessi in locazione (erano 8 nel 2013), con 122 unità lavorative che sono state stabilizzate per i prossimi tre anni.
Oltre 25,2 milioni di euro sono stati investiti negli asset turistici (funivie e altri impianti).