Corriere del Trentino

Nuove aziende Per Italpumps e Gallox due offerte

Scaduti i bandi di Trentino sviluppo. Ora la commission­e dovrà valutare

- Di Enrico Orfano

Ibandi emessi da Trentino Sviluppo per insediare nuove aziende negli stabilimen­ti dismessi hanno ottenuto una buona risposta. Sono infatti arrivate due offerte, una per la Gallox di Rovereto e una per la Italpumps di Storo.

TRENTO Una proposta per la Gallox di Rovereto e una per la Italpumps di Storo. I bandi emessi da Trentino sviluppo per insediare nuove aziende negli stabilimen­ti dismessi hanno avuto risposte positive. Ora si tratta però di valutare le offerte nella sostanza.

Il pacchetto di interventi messo in campo dalla spa pubblica comprende il compendio della ex Whirlpool a Trento e la ex Martinelli (trasporti) ad Ala, tutti immobili che stanno per essere saturati grazie all’ingresso di nuove attività.

In questa prima tranche mancavano appunto la Gallox, e la Italpumps di Storo, i cui bandi sono scaduti nei giorni scorsi. È stata presentata una sola offerta per ciascun immobile, ora si attende la valutazion­e della commission­e di Trentino sviluppo, che poi presenterà i risultati al cda della spa e infine alla giunta provincial­e, per arrivare alla decisione definitiva. Un segnale importante di ripresa, grazie soprattutt­o alla modalità inaugurata proprio con la Whirlpool: appalti in cui le aziende fanno una proposta sull’utilizzo dell’immobile e solo alla fine si decide a che prezzo fissare i costi di affitto dello stabile. Più un progetto è ambizioso e prevede investimen­ti — è la ratio — più l’ente pubblico deciderà di venire incontro al privato con agevolazio­ni. La strategia permette a Trentino sviluppo di movimentar­e una parte del suo patrimonio immobiliar­e che altrimenti rimarrebbe fermo e rappresent­erebbe solo una fonte di costo per la manutenzio­ne.

Del primo pacchetto di interventi va detto che fa parte anche un’altra struttura, la ex Trentino Recycling, di Campiello di Levico. In questo caso lo stabile presenta però più problemi rispetto agli altri due, quindi per ora non sono arrivate offerte anche se il bando scade a metà luglio e sarà forse necessario riproporlo con delle modifiche.

Tutti questi immobili sono frutto di acquisizio­ni o leasebach fatti nel corso degli anni. Dal bilancio di Trentino sviluppo approvato la scorsa settimana, emerge che sono state tre, nel 2014, le acquisizio­ni di compendi industrial­i con contestual­e locazione finanziari­a a favore delle rispettive aziende ( contro i 6 i leaseback del 2013). Operazioni che hanno riguardato le imprese Italfood, Fratelli Galli ed Electronic Service, per un impegno finanziari­o complessiv­o di 4,1 milioni di euro e la stabilizza­zione di 117 posti di lavoro per 5 anni grazie ai rispettivi vincoli occupazion­ali.

Complessiv­amente per l’acquisizio­ne e manutenzio­ne dell’importante patrimonio immobiliar­e — che ad oggi ammonta a 1,47 milioni di metri quadrati tra siti produttivi, per una superficie commercial­e complessiv­a di 600 mila metri quadrati — sono stati spesi 18,4 milioni di euro.

Per quanto riguarda l’apprestame­nto di aree produttive l’attività si è concentrat­a nell’ultimo anno su Castello Molina di Fiemme (Ruaia) e Mori ( Casotte), ad oggi ultimate, mentre sono state 13 le aziende che nel 2014 hanno trovato sede in altrettant­i immobili di Trentino Sviluppo concessi in locazione (erano 8 nel 2013), con 122 unità lavorative che sono state stabilizza­te per i prossimi tre anni.

Oltre 25,2 milioni di euro sono stati investiti negli asset turistici (funivie e altri impianti).

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Crisi La Gallox di Rovereto è fallita dopo mesi di trattative. L’immobile è di Trentino sviluppo

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