Gli studenti valutano i prof e li promuovono
TRENTO Insegnanti promossi. Questo l’esito dell’indagine sperimentale realizzata da «Stazione futuro», il gruppo di studenti trentini che, fra le altre iniziative, ha voluto avviare in maniera seria il difficile tema della cultura della valutazione a scuola. Un campione di circa 400 studenti di diverse scuole superiori della provincia ha attribuito «i voti» agli insegnanti, tutti scelti fra quanti hanno aderito in modo volontario all’iniziativa. Per tali motivi il campione deve essere solo parzialmente considerato rappresentativo dell’universo studentesco trentino. È infatti probabile che il docente disposto a essere sottoposto a valutazione da parte dei propri studenti non tema il loro giudizio. L’indagine è stata effettuata tramite un questionario contenente domande relative all’esposizione degli argomenti, alla quantità di compiti a casa, ai criteri di valutazione, alla capacità di mantenere la disciplina, ai metodi didattici, al clima di classe, alle strategie di recupero. L’80% degli studenti ritiene che gli insegnanti sappiano esporre con chiarezza i contenuti delle materie. In rapporto al carico di lavoro a casa il 60% dei partecipanti lo ritiene equilibrato, il 15% leggero ma sufficiente, il 10% pesante ma necessario mentre il 5% leggero e insufficiente (strano ma vero: è presente una lieve minoranza che vorrebbe più compiti!). Il 75% dei questionari evidenzia inoltre che gli insegnanti sanno favorire lo sviluppo di capacità critiche fra gli allievi. Anche i criteri di valutazione ottengono un giudizio positivo: sono infatti considerati equilibrati dal 70% degli studenti; il 5% li ritiene generosi e giusti, il 15% severi ma giusti e il 5% severi e ingiusti. Pochi sembrano dunque lamentarsi dei voti assegnati dai docenti. Nessun dubbio sulla capacità di mantenere la disciplina in classe: ben il 90% ritiene gli insegnanti del tutto in grado di garantire un ambiente vivibile e adatto all’apprendimento. La percentuale cala al 75% fra gli allievi del centro di formazione professionale «Veronesi» di Rovereto (le loro risposte non sono ancora state esaminate in modo globale). «Siamo soddisfatti di questa iniziativa — commenta Lorenzo Borga, referente del progetto per Stazione futuro — perché abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di fare un passo avanti nella cultura della valutazione. La partecipazione è stata buona, come si evince dalle numerose risposte aperte che hanno permesso di arricchire il quadro delle opinioni». Dopo questa prima sperimentazione, la proposta sarà progressivamente estesa, come affermato dal presidente della Provincia Ugo Rossi, al quale ieri sono stati illustrati metodi di lavoro e risultati dell’indagine. «Questi studenti — ha affermato Rossi — hanno dimostrato che si può fare».