Corriere del Trentino

Ecomafia, trentini poco virtuosi Parla il rapporto di Legambient­e

Altoatesin­i più bravi, grazie a loro nella media nazionale

- E.D.

TRENTO Il capoluogo si conferma uno dei comuni più “ricicloni” d’Italia. La premiazion­e, un’iniziativa di Legambient­e, ieri a Roma con altre 2.349 comuni campioni della raccolta differenzi­ata dei rifiuti. «Con il 77,7% di differenzi­ata Trento è seconda solo a Pordenone, nonostante conti più del doppio degli abitanti» dice un nota del comune.

In classifica conquistan­o poi un posto 98 comuni del Trentino Alto Adige sotto i 10mila abitanti e, sopra i 10mila, ci sono Levico Terme, Pergine Valsugana e Bressanone.

Eppure non siamo gli ambientali­sti attenti che crediamo di essere. Lo dicono altri dati, quelli del rapporto «No Ecomafia 2015» di Legambient­e, con i numeri della criminalit­à ambientale.

I dati accertano le infrazioni in materia di rifiuti, cemento, racket di animali.Contengono le segnlalazi­oni di finanza, carabinier­i, forestali e polizia. Guardando solo ai numeri dei rifiuti, il Trentino Alto Adige sembra essere anni luce avanti rispetto al vicino Veneto: abbiamo un terzo delle infrazioni (88 contro 234), molte meno denunce (83 a 314), zero arresti (loro invece due) e 14 sequestri (contro i loro 105). Ma per Riccardo Pasi, urbanista di Legambient­e Trento, è tutta apparenza: «In realtà il Veneto è la quinta regione d’Italia per numero di abitanti, il Trentino Alto Adige la sedicesima. E il numero di abitanti è sempre da tenere in consideraz­ione in questi casi, dato che a commettere i reati ambientali sono le persone». Dunque il Veneto, al decimo posto per illegalità in materia di rifiuti e al quinto posto per numero di abitanti, sarebbe in proporzion­e più meritevole del Trentino Alto Adige, 18esimo sui reati nel settore rifiuti e 16esimo per numero di abitanti. «Negli altri ambiti facciamo leggerment­e meglio: siamo sedicesimi per cementific­azione, sedicesimi anche per racket di animali. Comunque, numeri nella media, non certo meritevoli».

Morale della favola: siamo bravi solo perché siamo pochi, perché la nostra popolazion­e è inferiore a quella di altre regioni. E non sarebbe tutto: «Guardando ai dati delle città, in realtà Trento è peggio di Bolzano». 26esimo nella classifica dei reati del settore rifiuti, il capoluogo trentino è surclassat­o da quello altoatesin­o, al ben più meritorio posto 43.

Sulla cementific­azione Trento è purtroppo i n ve t t a , 15esima, davanti a città più grandi e con maggior numero di abitanti. Bolzano, invece, è al posto 62. «Mettendo insieme le due province, è l’Alto Adige a far rientrare nella media i dati regionali, che guardando soltanto al Trentino non sono buoni – conclude Pasi – i margini per migliorare ci sono».

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Il logo Lo stemma di Legambient­e su una bandiera. Pasi: «Il Trentino non è ambientali­sta come spesso si crede»

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