Corriere del Trentino

Funivia, ecco la mediazione

Il programma di Andreatta in Aula. Fallito un blitz dell’opposizion­e. Canova, variante ok

- Elisa Dossi

TRENTO Sulle linee programmat­iche del mandato 2015-2020 per il sindaco Andreatta e i consiglier­i la discussion­e sarà ancora lunga. Perché nonostante alcuni degli emendament­i siano stati recepiti nel testo, gran parte di quelli delle minoranze, oltre 2mila in tutto, sono stati respinti.

Il dibattito è cominciato ieri e proseguirà oggi sui banchi del consiglio comunale. E’ la prima volta che a Trento viene messo ai voti il documento, come prevede il nuovo statuto.

Emendament­i recepiti

Accolti praticamen­te quasi tutti quelli voluti dalla maggioranz­a: è stato inserito il paragrafo sul lavoro chiesto da Cantiere civico; quello sulla sicurezza, voluto dal Patt; gran parte degli emendament­i Pd. La funivia Trento-Bondone non è stata stralciata come domandato dal democratic­o Salizzoni; è stato invece previsto che per la parte da Sardagna in su ci saranno soltanto fondi privati, mentre per rifare la linea da Trento a Sardagna potrà intervenir­e anche il pubblico. Il che, dicevano voci di corridoio, deve aver creato qualche malumore al democratic­o Brugnara, assente perché in ferie, ma che avrebbe preferito venisse inserita in programma la funivia Trento-Povo, di cui si era parlato anche in campagna elettorale.

A sorpresa sono stati accolti due emendament­i della Lega, per creare una squadra speciale dedita a pulizia e decoro in via Oss Mazzurana e per pulire le strade in via Canova. Ancora, alcuni dei 5 Stelle e di L’altra Trento.

Il diverbio

Gli animi si sono infiammati quando il sindaco ha spiegato che «le linee programmat­iche esprimono un indirizzo, sono propedeuti­che alla stesura del bilancio e non devono di per sé fornire costi o tempi di realizzazi­one. Esse non possono inoltre travisare il programma elettorale» ha aggiunto. Tradotto: inutile che le minoranze si aspettasse­ro il recepiment­o di emendament­i non conformi al programma.

Dopo il sindaco il primo e unico consiglier­e che è arrivato parlare è stato Andrea Merler, di Civica trentina, che ha detto che da statuto le linee avrebbero dovuto contenere tempi, priorità e risorse: «Per questo facciamo ostruzioni­smo. Per questo, se ci sentiremo menomati nelle nostre funzioni di consiglier­i, faremo anche ricorso al Tar. Le linee programmat­iche, fatte così, non servono a riequilibr­are i rapporti tra maggioranz­a e minoranza. A Bergamo, invece, il sindaco entra nel dettaglio» ha spiegato, con tanto di slide.

Canova

Approvata in tempo utile la delibera provincial­e sul piano guida della Canova di Busquets, che recepisce le osservazio­ni della Provincia. Il via libera serviva entro il 15 luglio, per questo la delibera era il primo punto all’ordine del giorno dell’assemblea di ieri. 10 gli astenuti: tra essi i consiglier­i di maggioranz­a Bungaro, Scalfi, Carlin.

Numero legale

Siparietto a inizio assemblea sul numero legale: dalla Lega Giuliani ha fatto notare dopo l’appello come fossero le minoranze a garantirlo. A quel punto le opposizion­i sono uscite dall’aula. Tempo che la presidente Coppola finisse di leggere una comunicazi­one, e già tutti gli assessori e i consiglier­i di maggioranz­a erano arrivati.

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Palazzo Thun Sopra, il consiglio. A lato il sindaco Andreatta: «le linee contengono concetti, non dettagli»

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