Planer: tattica, come negli scacchi Foppa: un copione prevedibile
commenta così l'annuncio dell’assegnazione delle deleghe da parte del sindaco Luigi Spagnolli, avvenuta ieri mattina nel corso della prima seduta della nuova giunta.
«Non posso dire altro che si tratta di una tattica, a mio avviso — spiega Planer —È come negli scacchi: devi studiare bene come muoverti, non puoi scoprire tutto subito. Il fatto che il sindaco Spagnolli abbia tenuto per sé gli assessorati maggiori non preclude la possibilità che possa assegnarli anche a chi, oggi, ha già ottenuto le deleghe. Mi riferisco al Sociale, nello specifico, che non è stato assegnato a Randi: forse questa è stata l’unica sorpresa finora».
Per Planer il sindaco ha deciso di aspettare per l’assegnazione delle deleghe in vista del voto Benko.
«Vorrà vedere come vanno le cose e agire di conseguenza — prosegue il consigliere comunale — Perciò parlo di tattica. Penso tuttavia che, data la situazione, non potesse fare altro. Ma ripeto: non mi stupisco: a parte il Sociale che non è andato a Randi, tutto il resto poteva essere prevedibile».
Neppure la consigliera provinciale del Gruppo Verde, Brigitte Foppa, è meravigliata da quanto deciso dal sindaco.
«A mio avviso, il fatto di essersi tenuto per sé le competenze maggiori sta a significare solo una cosa — dichiara Foppa — ovvero che il sindaco vuole lasciarsi uno spazio di manovra, non sapendo cosa succederà con il voto su Benko » . L’unica competenza «forte» assegnata ieri dal sindaco Spagnolli è stata quella del bilancio e delle finanze che sono andate al vicesindaco Klaus Ladinser, che riceve anche quella delle partecipazioni, del patrimonio, dello sport e dei castelli.
«Il fatto che a Ladinser vadano competenze così importanti sottolinea ancora una volta come le trattative con il partito della Stella Alpina siano state lunghe e difficili. Vedremo cosa accadrà dopo il voto sulla questione Benko: l’attuale giunta non è partita con il piede giusto, quindi è anche normale che il sindaco di una città grande come Bolzano voglia tenersi uno spazio di manovra, prima di definire tutte le sue mosse».
La presenza dei Verdi, intanto, rimane ancora un’incognita, dato che non si sa se rimarranno dentro o fuori la maggioranza una volta superato lo scoglio Benko.