Corriere del Trentino

Fedrigoni, al Varone 15 operai

Dopo l’incendio di Verona arriva il distaccame­nto. Agosto a pieno regime

- E. Orf.

TRENTO Scatta la solidariet­à fra gli stabilimen­ti della Fedrigoni, il gruppo cartario che ha un paio di sedi in Trentino e la scorsa settimana ha subito un incendio molto grave nello stabilimen­to di Verona. Nei prossimi giorni l’azienda ha deciso di mandare 10-15 addetti al Varone di Riva del Garda, fatto che comporterà la decisione di mantenere la piena produzione anche in tutto il mese di agosto.

Giovedì il rogo dello stabilimen­to di Verona, brutto colpo a una realtà comunque molto strutturat­a. Con oltre 2.700 dipendenti (di cui 300 solo a Verona), 13 stabilimen­ti — di cui 9 in Italia, 2 in Spagna e 2 in Brasile — 14 impianti di fabbricazi­one a macchine continue, 7 impianti di macchine spalmatric­i e oltre 13.000 referenze prodotto in catalogo, il gruppo vende i propri prodotti in oltre 110 Paesi nel mondo. Nel 2014 il fatturato, realizzato per circa due terzi sui mercati esteri, è stato pari a 873 milioni di euro (+7,9%), l’Ebitda a 114,6 milioni (+31,3%), l’Ebit pari a 86,4 milioni (+55,2%) il risultato netto a 53,5 milioni di euro (+73,1%).

Come aveva preannunci­ato l’amministra­tore delegato Claudio Alfonsi, la volontà della società è di non ricorrere agli ammortizza­tori sociali, ma di usare la forza del gruppo per reagire a questo problema. In quest’ottica nello stabilimen­to di Varone si è deciso di trasferire un contingent­e di 10-15 dipendenti di Verona, per un periodo variabile di 2- 3 mesi. L’idea è di trasferire una parte della produzione di Verona proprio in Trentino, visto che il personale è di alto livello, vale a dire conduttori di impianti di produzione della carta.

La decisione probabilme­nte avrà bisogno di essere digerita dal personale trentino, visto che in precedenza era stato deciso di sospendere la produzione continua per un paio di settimane in agosto.

Verso il 20 di luglio si terranno delle assemblee per armonizzar­e il più possibile le esigenze di tutti. I lavoratori con ferie già prenotate potrebbero ricevere l’assicurazi­one di poterle effettivam­ente fare oppure, in casi di necessità inderogabi­le, ricevere un rimborso da parte dell’azienda. Sono comunque decisioni tutte da prendere, per ora è sicuro solo che il Varone non chiuderà per ferie per aiutare Verona.

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